• Home »
  • Cittanova »
  • Cittanova, conferenza di apertura lavori 
per il restauro del Monumento 
 in memoria di Alberto Cavaliere

Cittanova, conferenza di apertura lavori 
per il restauro del Monumento 
 in memoria di Alberto Cavaliere

Venerdì 20 luglio 2018
Villa Comunale “C. Ruggiero” Cittanova – RC
Siamo lieti di invitarvi alla Conferenza di apertura lavori per il restauro del Monumento in memoria di Alberto Cavaliere (Cittanova 1897 – Milano 1967), pregiata opera scultorea del figlio Alik Cavaliere (Roma 1926 – Milano 1998) che si terrà venerdì 20 Luglio ore 11:00, mentre l’opera restaurata verrà restituita al pubblico a partire dal 5 Agosto 2018.
Il progetto è promosso da LYRIKS in collaborazione con il Centro artistico Alik Cavaliere e Archivio Cavaliere di Milano, promosso dal FAI delegazione della Locride e della Piana, con il patrocinato e sostegno del Comune di Cittanova e con il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Brera.
Alik Cavaliere è stato uno scultore italiano, figlio del cittanovese Alberto Cavaliere, giornalista, scrittore e poeta della “Chimica in versi”. Nei suoi oltre 40 anni di attività scultorea il suo originale modo di fare arte l’ha consacrato come uno dei maggiori esponenti della scultura italiana del Novecento. Lo scorso giugno la città di Milano gli ha dedicato un’importante mostra diffusa in diverse sedi prestigiose, aperta fino al prossimo settembre 2018. 

In occasione del 400° Anniversario della nascita di Cittanova e nel ventennale della scomparsa di Alik Cavaliere, si intende riportare alla luce un’opera, unica nel suo genere, presente all’interno della Villa comunale “C. Ruggiero” realizzata per il padre Alberto nel 1974. Un momento di particolare cultura e consapevolezza a cui tutta la cittadinanza e la stampa sono invitati a partecipare.
“Ho sempre usato i materiali come un regista, come un trovarobe teatrale, come un narratore di storie e racconti; lavorando sulla memoria, cercando di creare dei percorsi, dei labirinti dove potermi incontrare con l’eventuale visitatore/spettatore per poi perderci entrambi all’interno dell’opera stessa, oltre che psicologicamente anche fisicamente, nella pluralità delle angolazioni o nei grovigli della materia o delle indicazioni suggerite”.