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Attilio Bolzoni: ‘Ndrangheta? puzza di capra, inteligenza mafie e’ ancora in Sicilia

Nel descrivere il rapporto fra Cosa Nostra siciliana e la ‘Ndrangheta, adesso come sai si sta indagando moltissimo sulle super cupole e su queste cose (processo Gotha ndr), io ci andrei un po’ cauto… Perché è vero che la ‘Ndrangheta, come dicono tutti i professori, i magistrati, gli storici, è la mafia più potente e più ricca d’Italia ad oggi, ma io credo che le intelligenze collettive delle mafie siano ancora in Sicilia. Quando trovi il trafficante siciliano che deve fare un commercio di droga con i Calabresi è ovvio che sia squattrinato rispetto a quelli che hanno camion di banconote: lì pesano con i camion, non con le macchine. Quindi è chiaro che i calabresi sono i leader: di solito il capo del traffico di un’organizzazione è anche il leader degli stupefacenti nonché il leader criminale. Però io credo che l’intelligenza delle mafie Italiane sia ancora in Sicilia perché sono riusciti a trasformarsi. Mentre a sud del Pollino – è vero che hanno l’Australia, i commercialisti, i broker – è ancora Medioevo: marcano il territorio ma puzzano ancora di capra. Hanno puzza di capra: si possono mettere cento litri di colonia ma puzzano ancora di capra. In Sicilia, negli ultimi anni, è successo qualcosa di diverso: se te ne vai dalle borgate, che è merda e sangue, c’è una mafia più raffinata”. Lo ha dichiarato Attilio Bolzoni, il decano dei cronisti anti-mafia in forze a La Repubblica, che ha conseguito premi giornalistici in Italia e all’estero per le sue numerose inchieste su Cosa Nostra, intervistato da Klaus Davi nel suo web-talk KlausCondicio (https://www.youtube.com/watch?v=cpkh7RTRtd0).