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Autotrasportatore di Gioia Tauro arrestato dalle Fiamme gialle per truffa in concorso

garantendone il pagamento posticipato con delle polizze fidejussorie che, però, a un successivo controllo dei fornitori erano risultate false. Dalla querela emergeva anche il coinvolgimento nella truffa della ditta incaricata dei trasporti, poiché il titolare di quest’ultima, nel provvedere personalmente al carico del materiale, rassicurava i fornitori sulla solvibilitaà e affidabilità dell’acquirente, per il quale asseriva di aver svolto diversi trasporti senza riscontrare problemi sui pagamenti e garantendo di aver verificato personalmente che la merce era destinata in veri cantieri edili. Nello stesso giorno era previsto il carico di un’ulteriore parte della fornitura, quindi le Fiamme gialle sono intervenute sul posto, procedendo al fermo del camion che, appena ritirato il materiale, un box per ufficio, nel deposito della ditta lametina, si avviava in direzione di Reggio Calabria. Gli immediati riscontri confermavano la truffa in atto, evidenziando che la ditta acquirente, con sede formale a Catanzaro ma intestata ad una persona di Gioia Tauro, noto agli archivi di polizia per analoghe segnalazioni, era in realtà “fantasma” come i suoi cantieri. I finanziari hanno anche accertato, il pieno coinvolgimento del trasportatore nel raggiro, trovato in possesso anche di timbri della ditta acquirente. Informata la Procura della Repubblica lametina, il gioiese è stato tratto in arresto per il reato di truffa, in concorso con altri che saranno successivamente identificati, mentre il mezzo di trasporto è stato sottoposto a sequestro insieme alla merce, per essere restituita al legittimo proprietario.