Latitante Carmelo Bruzzese arrestato a Toronto.

Una volta localizzato nella città canadese, le competenti Autorità, non potendo eseguire la misura cautelare emessa dal GIP di Reggio Calabria, in cui al BRUZZESE veniva contestata la violazione dell’art. 416 bis C.P. ed, in particolare, di essere uno dei promotori e rappresentanti di vertice dell’organizzazione mafiosa denominata ‘Ndrangheta, hanno avviato verifiche finalizzate ad accertare l’attuale pericolosità del BRUZZESE per il territorio canadese (fase prodromica all’avvio del procedimento di espulsione), richiedendo la collaborazione del ROS e del Servizio di Cooperazione Internazionale.
In tale ambito, in data 16 maggio u.s., presso l’ambasciata canadese di Roma, un ufficiale del ROS, previa autorizzazione della magistratura requirente, alla presenza di funzionari della 2^ Divisione Interpol e della citata ambasciata, ha sostenuto una testimonianza in video – conferenza con rappresentanti dell’IMMIGRATION canadese, nel corso della quale ha sinteticamente esposto gli elementi alla base del citato provvedimento cautelare a carico di BRUZZESE Carmelo e del suo ruolo in seno all’organizzazione così come emerso dagli atti dell’operazione IL CRIMINE. Tale testimonianza ha costituito elemento fondante l’emissione del provvedimento di cattura emesso in Canada nei confronti del predetto.
Nell’ambito dell’indagine IL CRIMINE, condotta tra il 2008 ed il 2010, il BRUZZESE era, infatti, stato individuato quale esponente di vertice dell’organizzazione mafiosa denominata ‘ndrangheta, in virtù della carica di capo del LOCALE di Grotteria. In particolare, nel corso del procedimento, è emerso che egli partecipò ad alcune delle più importanti riunioni – incontri che condussero alla nomina del Capo Crimine OPPEDISANO Domenico, operando in stretto raccordo con il sidernese COMMISSO Giuseppe (ù Mastro) ed AQUINO Rocco, quest’ultimo capo locale di Marina di Gioiosa Jonica (RC), anch’egli fuggito alla cattura in data 12.7.2010 e poi arrestato dal ROS, dall’Arma Territoriale e dallo Squadrone Cacciatori di Calabria in data 10.2.2012, così come i suoi due fratelli, anch’essi latitanti, AQUINO Giuseppe e Domenico, rispettivamente arrestati, sempre a Marina di Gioiosa Jonica (RC), in data 31.7.2012 ed in data 14.9.2012.
Il BRUZZESE, per quanto emerso dalle citate indagini, aveva, inoltre, un ruolo centrale nei rapporti tra le strutture ‘ndranghetistiche operanti in Calabria e quelle attive in Lombardia ed in Piemonte, venendo coinvolto, proprio in ragione del suo ruolo apicale in seno all’organizzazione, nelle decisione di maggior rilievo per quelle articolazioni, nonchè per le nuove affiliazioni.
L’intervento condotto dalle Autorità canadesi che costituisce una prima fase di un procedimento di espulsione che prevede, in Canada, un’udienza di convalida prevista per i prossimi giorni ed una successiva fase dibattimentale, rappresenta la continuazione della cooperazione avviata tra il ROS, la Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, di intesa con la Procura Nazionale Antimafia ed il Servizio di Cooperazione con le competenti Autorità di polizia canadesi che, già nell’agosto del 2008, aveva consentito la localizzazione a Toronto (Canada) ed il conseguente arresto del latitante COLUCCIO Giuseppe (all’epoca inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità), legato al BRUZZESE da vincoli di parentela acquisita.