Nuovamente in manette l’ex sindaco di Fiumara

, mentre era in attesa ad una fermata dell’autobus di viale Europa, è stata avvicinata da un soggetto, rimasto ignoto, che le ha chiesto se conoscesse un’associazione di beneficenza, con sede in città, cui devolvere una somma di denaro. Immediatamente si sarebbe intromesso nel dialogo Sergi che, affermando di essere un medico in servizio presso l’ospedale Morelli e di occuparsi in particolare del trasferimento di medicinali in Africa, avrebbe asserito di conoscere la onlus, offrendosi nella circostanza di accompagnarlo nella relativa sede, insieme alla vittima designata. Dopo che il complice di Sergi aveva manifestato l’intenzione di devolvere del denaro, previo giuramento di fedeltà, ad un’associazione con sede nel quartiere cittadino di Sant’Antonio, di cui si occupava lo stesso Sergi, anche l’anziana vittima manifestava la volontà di fare altrettanto per aiutare la propria nuora, in quanto bisognosa perché vedova e madre di tre figli minorenni. A quel punto il “dottore”, fingendo di contattare telefonicamente per un appuntamento un notaio che avrebbe curato celermente la redazione degli atti, unitamente al proprio complice, ha avvertito la vittima che per assicurare la certezza del trasferimento del denaro in favore della nuora tramite la onlus, avrebbe dovuto aprire un apposito conto corrente, depositando la somma che la vittima intendeva devolvere. Pertanto, la vittima prelevava dalla propria abitazione i risparmi ammontanti alla somma di 10.200 euro in contanti e li consegnava al “medico”, il quale, sempre insieme al proprio complice, accompagnava la vittima prima presso una rivendita di tabacchi alfine di acquistare una marca da bollo necessaria per gli atti da formalizzare successivamente dal notaio. Ma, una volta che la vittima scendeva dall’auto dei due malfattori, gli stessi si allontanavano portando via il denaro che la vittima aveva incautamente lasciato nella vettura. Considerato il modus operandi attuato dai malfattori, alla vittima veniva fatto visionare un apposito album fotografico contenente tra le altre la foto Sergi, in quanto noto a questi uffici per essere un soggetto dedito a truffe particolarmente articolate, quale quella patita dall’anziana signora. Quest’ultima, infatti, premiando lo sforzo investigativo compiuto dal personale della Squadra mobile, senza alcuna esitazione, ha riconosciuto la foto riproducente l’effige del “dottore”, precisando, nell’occasione, di avere notato che il malfattore fosse privo di un molare nella parte sinistra dell’arcata dentaria superiore. Al che, personale della Squadra mobile, nel corso di una mirata perquisizione presso l’abitazione di Sergi, ha accertato quanto dichiarato dalla vittima. Immediatamente, il personale operante ha condotto negli uffici della Questura l’uomo e la persona offesa ha proceduto alla sua individuazione personale, riconoscendolo, attraverso un vetro-specchio, per ben tre volte, fra le persone presenti, nonostante cambiassero posizione. Pertanto, acquisiti sufficienti e decisivi elementi a suo carico, Sergi è stato deferito all’autorità giudiziaria per i reati commessi, contestando al medesimo anche l’aggravante di avere perpetrato il delitto anche evadendo dagli arresti domiciliari cui il reo era sottoposto, nell’ambito di altro procedimento penale, in ordine al reato di partecipazione ad associazione a delinquere dedita alla commissione di reati contro il patrimonio, misura che aveva ottenuto dopo l’originaria ordinanza di custodia cautelare in carcere. In esecuzione del provvedimento emesso a conclusione delle indagini della Squadra mobile, ad Antonino Sergi è stata revocata la misura degli arresti domiciliari. Tratto nuovamente in arresto, il “dottore” è stato associato presso la Casa circondariale di via San Pietro. Al fine di scongiurare altri fatti analoghi si invitano, pertanto, tutti i cittadini a segnalare alle forze dell’ordine eventuali casi simili o comunque dubbi.