Reggio, Due arresti per usura, estorsione e violenza

A seguito di ulteriori approfondimenti investigativi la Squadra Mobile di  Reggio  Calabria e il Commissariato della Polizia di Stato di Villa San Giovanni hanno tratto in arresto altri soggetti, ritenuti responsabili, in concorso, del reato di usura, estorsione e violenza privata nell’ambito di una complessa attività d’indagine, all’esito della quale, nel mese di novembre 2014,  aveva portato all’arresto di quattro persone. Si tratta di Apice Giancarlo cl.80 residente in Villa San Giovanni e Idone Antonino cl. 76 residente in Campo Calabro.L’indagine in argomento, supportata da attività tecnica, sviluppatasi per oltre un anno, ha accertato l’operatività nel territorio di Villa San Giovanni e comuni limitrofi di persone dedite a condotte usurarie, capaci di stringere in una morsa asfissiante imprenditori e professionisti. L’odierna operazione ha permesso di stabilire che l’Apice Giancarlo, in qualità di mandante, e l’Idone Antonino, in qualità di esecutore materiale, in concorso tra loro, avendo elargito un prestito ingente, in più soluzioni, ad una dello loro vittime ed avendo ricevuto solo una piccola parte della relativa somma, la costringevano con aggressioni fisiche, a titolo di restituzione del capitale rimanente e d’interessi (ritenuti usurari perché superiori ai limite di legge nonché sproporzionati considerando le concrete modalità del fatto e le condizioni di difficoltà economico finanziarie del debitore) a elargire una notevole somma, per la cui corresponsione la vittima s’impegnava a pagare una piccola parte a seguito della vendita di un bene personale, nonché emetteva 18 cambiali a scadenza mensile progressiva, ciascuna per l’importo di € 500/00. Idone dopo le formalità di rito veniva associato alla Casa Circondariale di Reggio Calabria, mentre ad Apice Giancarlo il provvedimento veniva notificato presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria, ove lo stesso è ristretto poichè già destinatario di precedente ordinanza di custodia cautelare.