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L’Associazione politico culturale “La città Futura “ di Gioia Tauro ha incontrato i commissari

L’Associazione politico culturale “La città Futura “ di Gioia Tauro, vista la disastrosa situazione in cui versa la città di Gioia Tauro,  ha voluto incontrare la triade commissariale che guida il comune della città del porto per discutere e affrontare i molteplici problemi.

 In una nota inviata agli organi di stampa l’associazione scrive:

“È sotto gli occhi di tutti l’oggettiva difficoltà a organizzare la raccolta dei rifiuti. La spazzatura è sparsa per la città, con decine di micro discariche che favoriscono la proliferazione dei topi e mettono a rischio la salute pubblica.

 

A questo danno si aggiunge la beffa perché i rifiuti raccolti vengono conferiti all’inceneritore con due importanti conseguenze:
l’aumento delle polveri sottili immesse nell’aria e un ulteriore danno economico per le casse comunali.

 

Lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani all’inceneritore infatti costa circa 6 mila euro al giorno.

 

Risorse molto ingenti che andrebbero utilizzate in altro modo, ad esempio individuando e attrezzando un sito da destinare a isola ecologica per la raccolta e la vendita dei rifiuti differenziati  con i  conseguenti benefici per i cittadini.

Ed è proprio con questa concreta proposta che una delegazione di “Città Futura” si è presentata ieri pomeriggio alla triade commissariale, ed è stata ricevuta -spiace doverlo sottolineare – con atteggiamento prevenuto e poco collaborativo.

Le risposte sono sempre le stesse: non ci sono soldi e la responsabilità è (sempre ) degli uffici.

Come Città futura abbiamo riscontrato una totale assenza di linee programmatiche e la mancanza di un progetto per la gestione dei rifiuti. Siamo rimasti esterrefatti quando ci è stato detto che “il servizio di raccolta funziona all’80%”.

Ci chiediamo dunque, ricordando ai signori commissari che qui rappresentano lo Stato e che sono chiamati a risolvere i problemi della città, cosa intendano fare nel loro (si spera) breve soggiorno.

 
Quanto ancora ci vorrà per redigere questo fantomatico bilancio (che a loro dire è il motivo dell’attuale stasi)?

Come fanno a non esserci soldi per la redazione e la realizzazione di un progetto di raccolta differenziata quando si spendono 6 mila euro al giorno per portare la spazzatura all’inceneritore?

 

Domande che in realtà abbiamo già posto ma che non hanno ricevuto risposta”.

 

 Infine conclude dicendo:”Per il periodo natalizio e per i mesi successivi la città sarà ancora “ornata” dai sacchetti dei rifiuti fuori dalle abitazioni.

L’unico impegno che è stato preso durante l’incontro è che nei prossimi giorni saranno 4 (forse 5) gli autocompattatori utilizzati per il servizio di raccolta mentre fino a oggi erano solo due”.

Caterina Sorbara