Articolo:Borrelli: Mani pulite e il compianto di un’Italia epurata..

Mani pulite era finita, tangentopoli rimasta, ma tranne quello che in verità fu un attacco alla democrazia, la corruzione è andata avanti. La scomparsa dell’ex capo del pool di Mani Pulite, Francesco Saverio Borrelli, ricorda l’amara pagina di storia italiana. Pool composto da Di Pietro, Colombo, Davigo e Boccassini. L’emozione della dipartita di un giudice che ha fatto il suo mestiere, tra suicidi, processi ed esilii. Silenzi storici e odio collettivo poi scemato al suon di monetine… e lo stesso Di Pietro che si spogliò non esentato dalla quotidianità del prestito, o dell’aiuto a cui prima o poi tutti piegano. Chi é senza peccato scagli la prima pietra. Ciò che era cautamente stato costruito dopo la seconda guerra mondiale con un governo continuativo e una relativa pace, per la ricostruzione dell’Italia, la pulizia, con fare epurativo l’ha compromesso per sempre .
Si sarebbe potuto fare diversamente?
Di certo. Nonostante la professionalità dei giudici, oggi sappiamo quanto la concertazione governativa sia cosa complessa, allora, a muoversi tra le fila del post (?) guerra fredda, come oggi, con l’attuale cambiamento mondiale. In cui forze economiche malate, lottano contro le forze sovraniste, protettrici delle singolarità umane e della vera umanità. Contro la teoria dei numeri e del guadagno, base di un globalismo indemoniato, che vede la persona come numero/spesa/guadagno/oggetto/compratore. Una lotta senza tregua tra un mondo di zombie e la vera vita. Ieri come oggi. Lo stesso Borrelli ebbe modo di dichiarare il suo mea culpa, per come era stato compiuto quello tsunami sul mondo governativo statale e sul potere italiano. Constatando ciò che poi ne era scaturito. Il mondo nuovo Italiano pulito all’ammoniaca che lasciò il cattivo odore dell’ustione mortale di uno stato.
Al. Tallarita