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Bovalino (RC): lamentarsi non basta più, è giunta l’ora di rimboccarsi le maniche e lavorare tutti insieme

La consuetudine di lamentarsi continuamente spesso si trasforma in una sorta di abitudine di cui non se ne può più fare a meno, è come entrare in un circolo vizioso dal quale non se ne esce più perchè il comportamento, nel frattempo, è diventato irreversibile ed automatico trasformandosi in malvezzo. Sembra strano ma è vero, qualche volta per cercare di risolvere i problemi bisogna anche saper accettare gli eventi che il destino ci riserva, anche se essi non vanno nella direzione e nella maniera che noi tanto desideriamo. E’ il caso di Bovalino (Rc), dove le criticità sono talmente tante e tali da non far dormire sonni tranquilli nè a chi ha il difficile compito di amministrare (Commissari straordinari…vecchi e nuovi), nè tantomeno alla popolazione che si sente fortemente penalizzata da una serie di episodi che stanno prevaricando il quotidiano vivere civile.  Purtroppo l’immagine del paese che traspare oggi, è quella di un paese quasi inerme, indebolito e abbandonato al suo destino; si respira nell’aria l’incapacità di poter gestire sia l’ordinario che di programmare con la necessaria lungimiranza il futuro e,  ad  avvalorare ancor più  questa tesi, è arrivata come un fulmine a ciel sereno anche la recente decisione delle Autorità preposte di nominare, forse unico caso in Italia, una nuova terna commissariale (Caccamo, Pastorelli e Poletti) cui spetta il compito di prendere  saldamente in mano le redini dell’Ente per condurlo, dopo averlo ripulito dalle ingerenze accertate, a democratiche elezioni che si potrebbero tenere nella primavera del 2017. Quindi, ai problemi atavici rimasti ancora irrisolti si è aggiunta anche l’assenza di una guida decisa e sicura che sia in grado di dialogare proficuamente con i cittadini e, soprattutto, che sappia dimostrare che amministrare è tutto sommato ancora possibile. Però di contro è altrettanto vero che c’è una cosa che tutti noi sappiamo fare e la facciamo anche piuttosto bene…è  “lamentarci”, cioè addossare le colpe dei nostri guai agli altri in maniera da deresponsabilizzarci totalmente e trarre, con questo sfogo continuo, momentaneo sollievo anche se in realtà poi non si risolve nulla. E’ inutile nascondersi dietro ad un dito, in molti casi l’inciviltà la fà da padrone, i rifiuti vengono  prodotti in quantità industriale e spesso sono scaraventati in prossimità dei cassonetti a mò di canestro…ha poca importanza se dentro o fuori, gli ingombranti vengono lasciati come cimeli di guerra ai bordi delle strade e sui marciapiedi, le aree verdi davanti alle proprie abitazioni non vengono per nulla curate, gli allacci abusivi alle condotte dell’acqua rientrano nella normalità delle cose, gli abusi edilizi e la cementificazione selvaggia continua ad essere praticata come prassi ormai consolidata ecc… Però, come al solito, la verità stà sempre nel mezzo infatti, seppur è vero che chi amministra deve avere il buon senso di intrattenere con i cittadini ottimi rapporti e deve avere orecchie lunghe per sentire e voce forte per gridare quando le cose non vanno per il verso giusto, deve anche saper prendere al volo quello che di buono la società civile offre e Bovalino, sotto questo punto di vista, non è stato e non lo sarà mai parsimonioso…anzi !, lo testimoniano le numerose associazioni di volontariato, i movimenti politico-culturali, i gruppi sportivi e teatrali che operano con grande impegno sul territorio e forniscono da tempo un contributo dal valore inestimabile per la società civile bovalinese. La speranza è che la nuova terna commissariale, cui và il sincero augurio di buon lavoro, sin dal momento del suo insediamento inverta drasticamente la rotta focalizzando la propria attenzione sui gravi problemi che assillano la cittadinanza e riesca, così facendo,  a restituire dignità, serenità e trasparenza ad un paese e ad un territorio ingiustamente vessato e  martoriato da troppo tempo. A noi cittadini il compito di dimostrare con i fatti, e una volta per tutte, che Bovalino non merita di essere demonizzato ma và, anzi, aiutato e sostenuto nello sviluppo e nella crescita sociale per essere riportato sui giusti binari della legalità e della democrazia perchè esso rappresenta una risorsa importante ed irrinunciabile non solo per la locride ma per la Calabria intera.  Eleanor Roosevelt disse: “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni” ed i bovalinesi, anche se stanchi, credono ancora nel loro sogno.