Castagno coltura strategia per il rilancio dell’ Appennino

gruppo con i cuochi Il gemellaggio tra le condotte Slow Food Soverato versante Jonico (Calabria),Slow Food Monregalese Cebano Alta Val Tanaro e Pesio(Piemonte) 3-4-5 dicembre . Si è concluso l’incontro in Calabria , nel Reventino, del gemellaggio delle due condotte Slow Food Soverato versante Jonico (Calabria),Slow Food Monregalese Cebano Alta Val Tanaro e Pesio(Piemonte) nel percorso tracciato dal progetto degli stati generali delle comunità dell’ Appennino, che è stato oggetto di un’assemblea plenaria ad ottobre in Molise cui hanno partecipato per la Calabria Marisa Gigliotti e Vincenzina Scalzo.. La condotta Slow food di Soverato guidata dal fiduciario Luigi Tropeano e dal comitato di condotta ha accolto la delegazione slow Food Piemontese guidata dalla segretaria Marcella Fantino. Tre giorni intensi in cui si è registrata la partecipazione di centinaia di persone , di amministrazioni locali ( con i sindaci di Serrastretta e Decollatura) , di comunità scolastiche( Istituto di Istruzione superiore L. Costanzo, scuola agraria), di piccoli produttori (tra cui il giovane Giacomo Gigliotti con il suo salumificio)del consorzio produttori del Reventino, del vivaio Allasia Plant, di associazioni culturali ( associazione Museo Dalidà, Proloco di Serrastretta, Serrastretta Trekking, associazione parco letterario Michele Pane, il lanificio Leo. L’incontro pubblico presso l’aula magna dell’istituto di istruzione superiore L.Costanzo a Decollatura ha visto la partecipazione dell’assessore regionale Carmela Barbalace ed un comunicato inviato dal presidente del consiglio regionale Nicola Irto a sostegno del progetto avviato. La mostra allestita nella sala e curata dall’Arsac, da Vincenzina Scalzo e Maria Antonietta Mascaro ha fatto conoscere ai partecipanti un piccolo ma significativo campionario della biodiversità dell’area del Reventino e di 25 ecotipi di castagne Calabresi. La comunità di terra madre Castagne e pastille di Serrastretta si è confrontata con la comunità dei custodi dei castagneti della val Mongia, condividendo esperienze, soluzioni e tecniche di lavorazione. Il gemellaggio è proseguito a tavola con la cena al ristorante Il Vecchio Castagno di Serrastretta, dove il titolare Delfino Maruca e lo chef Paolo Pavarino del ristorante Italia di Ceva (CN) hanno proposto ai convenuti un menù che prevedeva l’alternarsi di piatti calabresi e piemontesi elaborati con la mano sapiente in un tripudio di sapori, profumi e colori che hanno deliziato il palato di tutti i commensali. Ultima tappa il pranzo presso l’agriturismo E turre dopo la passeggiata nella faggeta di Serrastretta e nei castagneti accompagnati dalla proloco e da Serrastretta trekking per far conoscere i tesori del territorio e l’antica lavorazione delle pastille nella casella (Zucculijare) Conclusione: Questi giorni, grazie all’impegno di tutti i partecipanti e degli organizzatori, ci hanno dato energia e voglia di fare che non dobbiamo disperdere. Siamo sempre più convinti che l’ integrazione di esperienze diverse e la diffusione di informazioni attraverso un reciproco scambio di conoscenze e di innovazioni tecnologiche tra soggetti che vivono in territori a forte vocazione castanicola sia indispensabile per il rilancio delle aree interne. Questa la considerazione che intendiamo far valer nei tavoli di concertazione della nuova programmazione, affinchè sia dato seguito alle istanze che vengono dai territori piuttosto che a progetti calati all’alto . Questo esperimento di gemellaggio sarà una base comune da cui partire ed intendiamo presentare alla giunta Regionale questi concetti di multifunzionalità in agricoltura, di recupero dei mestieri, dei centri storici , di rispetto dell’ambiente, di riordino dei trasporti . Tutte azioni mirate al contrasto allo spopolamento. Il comitato della condotta Slow food Soverato versante Jonico Marisa Gigliotti , referente per Slow Food Calabria del progetto “L’Appennino che verrà