Dattolo critica la decisione della Quarta Commissione

 

Infatti, questo è avvenuto, nonostante questo Assessorato abbia per tempo predisposto ed inviato alla Commissione la propria versione della modifica che contemplava una strutturale articolazione sulla base delle effettive situazioni comunali. Il dipartimento – ha proseguito Dattolo – ha monitorato costantemente lo stato dei comuni e in più occasioni ha esternato al Presidente Gallo, le gravissime criticità che una proroga avrebbe comportato; ciò nonostante la Commissione ha pensato bene di proporre una proroga sic et simpliciter sino a giugno 2015. La cosa che però più fa specie, è il comportamento pilatesco di chi, chiamato a dar vita ad una  giusta, doverosa e serena discussione sia sulla propria proposta, sia su quella dell’Assessorato all’Urbanistica, ha pensato bene di approvare la proposta di legge così come redatta dalla commissione limitandosi alla previsione di una proroga e rimettendo all’esame dell’Aula la proposta di modifica pervenuta dall’Assessorato senza discussione o riflessione in merito. Questo modus operandi – ha detto ancora Dattolo –, a mio avviso censurabile sia formalmente che politicamente, si concretizzerà in un passaggio in aula dove non sarà possibile il necessario approfondimento. La materia riveste un’importanza assoluta non fosse altro perché riguarda tutti e 409 Comuni della Calabria. Nella migliore delle ipotesi, è alta la probabilità che sarà approvato un provvedimento identico a quello dello scorso anno che oggi non avrebbe più  senso anche perché, si continuerebbe a soprassedere su quelle situazioni di inerzia di alcune amministrazioni. In quest’ottica, non più di tre settimane fa, la stessa Commissione ha approvato i poteri sostitutivi che ricordo essere una misura di contrasto ai ritardi e alle pastoie burocratiche in cui versano alcuni uffici comunali nel rilascio dei titoli abilitativi edilizi e nell’espletamento delle procedure di approvazione dei piani attuativi. Per tutto questo, sono costretto a dissociarmi in toto da siffatta azione che scredita l’imponente lavoro di analisi ed elaborazione portato avanti in questi anni dall’Assessorato. Sottolineo poi le gravi ripercussioni che deriveranno da improvvisate proposte che non colgono il segno di un reale tutela dello straordinario patrimonio territorio/paesaggio di cui gode la nostra Regione. La Regione Calabria ha l’obbligo morale di non differire più i termini d’intervento di quelle azioni capaci di accelerare i processi pianificatori.

Tra le altre cose, la stessa adozione del Quadro Territoriale Regionale, sarebbe vanificata dall’assenza di strumenti comunali che li possano recepire. L’intento dell’assessorato, lo ribadisco, è quello di evitare fino all’entrata in vigore dei nuovi strumenti, l’espansione dei centri abitati secondo una logica pianificatoria difforme alla LUR ed al QTR, con un’occhio alla governabilità dei territori, evitando – ha concluso l’Assessore Dattolo – che i comuni possano procedere ad approvare continue e localizzate varianti agli strumenti che non posseggono nessuna cosciente logica di pianificazione. g.m.