Disastro Sanità in Calabria: via il Commissario

Non vi è più tempo per le riflessioni, la politica ha l’obbligo di dare alla Calabria ed ai Calabresi ogni tipo di attenzione che ad oggi è mancata. È necessario che la classe politica tutta, abbia a cuore il destino del nostro territorio e che finalmente possa assumere la consapevolezza che il destino dei nostri figli è legato a quello della Calabria.
La politica regionale posta in essere da Oliverio e PD, ha prodotto i risultati più disastrosi per la nostra amata regione. La necessità di una rapida ripresa, in tutti i settori primari, ha coinvolto l’elettorato che pur sfiduciato dalla cattiva gestione dell’Ente regione, focalizza l’attenzione sulla scelta del candidato presidente del centro – destra, affidando le proprie speranze nelle mani di chi, con estrema lucidità, si accollerà le responsabilità del futuro dell’intera regione.

Una cosa è certa, la Calabria nonostante sia una regione difficile da gestire, ha un potenziale culturale di tutto rispetto che saputo coinvolgere ed utilizzare, potrà contribuire alla ripresa socio – economica ormai divenuta indispensabile per il futuro della nostra terra. Non v’è dubbio che la ripresa della Calabria debba partire dalla buona politica e quindi da una gestione responsabile della cosa pubblica da parte degli addetti ai lavori. Se è vero che tutto parte da un cambio di rotta, è pur vero che la politica deve ritornare ad essere vicina alla gente, affinché le esigenze del territorio siano finalmente prese in dovuta considerazione. La politica, quindi, deve ritornare ad essere politica nel vero senso della parola e gli eletti devono assumersi ogni responsabilità nei confronti degli elettori, evitando di lasciare la gestione amministrativa ai commissari che nessun rapporto li lega con il territorio e l’elettorato.

La politica deve affrontare direttamente le problematiche territoriali della regione in maniera tale che gli eletti possano, in prima persona, essere punti di riferimento, nel bene e nel male, dei cittadini. Via dunque ogni forma di commissariamento, la Calabria deve essere amministrata dai Calabresi e non dai commissari, la sanità ha bisogno di una spinta propulsiva che solo la politica attenta e vicina alle esigenze del territorio può dare.
La Calabria ha bisogno di risposte politiche chiare e risolutive, il problema della sanità va affrontato in maniera definitivo, senza se e senza ma, il piano sanitario deve tenere conto delle esigenze collettive senza alcun riferimento a parametri economici da rispettare, poiché la salute dei Calabresi non può dipendere dalla concessione o meno di risorse da parte del governo nazionale.

Il disinteresse totale delle problematiche regionali Calabresi, da parte del governo centrale, lo si evince anche dai comportamenti istituzionali posti in essere dai rappresentanti, in ultimo la mancata visita del Presidente Conte in Calabria prevista per il 2 dicembre. È evidente che i big della politica snobbano il nostro territorio, è evidente il totale disinteressamento alla risoluzione dei problemi seri come quello della sanità la cui gestione non deve prestare attenzione alla disponibilità di danaro o bilanci vari, tipica gestione commissariale, ma deve essere attenta solo ed esclusivamente ai bisogni dei Calabresi. È tempo di reagire, di affrontare e risolvere alla radice il problema sanitario, i politici si devono assumere ogni responsabilità affinché il motto “Prima i Calabresi” non resti solo ed esclusivamente un’utopia.
Carlo Salvo (Sovranisti per la Calabria).