Il Consigliere Lucio Dattola non puo’ piu’ esercitare il suo ruolo nelle istituzioni

Abbiamo appreso dalla stampa, locale e nazionale, ed abbiamo visto le immagini e le registrazioni audio-video che mostrano il Consigliere Comunale Lucio Dattola, durante la seduta del Consiglio Comunale di Reggio Calabria del 30 gennaio, rispondere all’appello, alzando il braccio sinistro con la mano tesa, pronunziando “A noi”, invece che “presente”.

Immagini che mai avremmo voluto vedere e che mai nessun rappresentante delle Istituzioni dovrebbe dare di sé nell’esercizio delle funzioni alle quali è stato eletto, nel rispetto delle norme e della Costituzione Italiana, fondata sulla democrazia e sull’antifascismo.

Tutti sanno (o dovrebbero sapere) che uno dei pilastri della nostra Carta Costituzionale è la XII disposizione transitoria che vieta “sotto qualsiasi forma, la riorganizzazione del partito fascista”.

Moltissimi sanno (ma tutti dovrebbero sapere) che la legge “Scelba” del 1952 e la legge “Mancino” del 1993, nel dichiarato proposito di applicare la Costituzione, hanno previsto precise ipotesi di reato e di conseguenti pene nei confronti di chi si rende colpevole di manifestazioni di chiara impronta fascista, tra cui anche il “saluto fascista”.

Molti sanno (ma tutti dovrebbero sapere) che il Consiglio Comunale di Reggio Calabria nel gennaio del 2018 ha approvato (a maggioranza, col voto contrario di alcuni consiglieri tra i quali Lucio Dattola) una delibera per applicare l’articolo 3 della Costituzione e la XII disposizione transitoria, delibera grazie alla quale il Comune di Reggio Calabria è entrato a far parte dei Comuni “virtuosi” in tema di antifascismo e di antirazzismo, delibera grazie alla quale nessuno spazio pubblico può essere concesso a tutti coloro che non facciano esplicita dichiarazione di adesione alle norme della nostra Costituzione e delle leggi che la applicano.

Il Consigliere Lucio Dattola non solo ha ignorato e calpestato la Costituzione e le leggi che la applicano, ma addirittura lo ha fatto all’interno di uno dei luoghi-simbolo delle Istituzioni, all’interno della sala del Consiglio Comunale di Reggio Calabria, dello stesso Consiglio Comunale che ha approvato la delibera “antifascista”. Il Consigliere Lucio Dattola aveva il diritto di votare contro la delibera, cosa che ha fatto, ma non ha il diritto di ignorare la delibera del Consiglio Comunale di cui è parte, così come non ha il diritto di ignorare la Costituzione e le leggi che la applicano.

L’ANPI di Reggio Calabria ricorda sempre a tutti i rappresentanti delle Istituzioni (e quindi non solo al Consigliere Comunale Dattola) che uno degli articoli della nostra, bella, Costituzione, l’articolo 54, impone a “tutti i cittadini di osservare la Costituzione e le leggi”, ma in particolare sottolinea che “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”. Articolo 54 che più volte l’ANPI di Reggio ha ricordato a rappresentanti delle Istituzioni, finanche a Presidenti della Repubblica, Ministri e Parlamentari.

Abbiamo letto sulla stampa la precisazione, in una intervista, come se potesse trattarsi di una ipotesi di attenuazione della gravità del gesto del saluto fascista, che il saluto è stato fatto con la mano sinistra e non con la destra, e che quindi si sarebbe trattato “semplicemente” di una “paragoliardata”.

Anche se così fosse, l’ANPI di Reggio ribadisce che il Consigliere Lucio Dattola non può e non deve continuare ad esercitare le sue funzioni all’interno di un Consiglio Comunale dove si è esibito in una ingiustificabile ed intollerabile “paragoliardata”, senza alcun rispetto dell’articolo 54 della Costituzione che gli impone di esercitarle “con disciplina ed onore”.

L’ANPI di Reggio Calabria apprezza e condivide la netta condanna del “gestaccio” da parte del Sindaco Giuseppe Falcomatà.

L’ANPI di Reggio Calabria invia il presente comunicato al Presidente della Repubblica, al Prefetto di Reggio Calabria ed al Procuratore della Repubblica.

L’ANPI di Reggio Calabria auspica che il Consigliere Lucio Dattola faccia pubblica ammenda e si dimetta dal mandato che gli hanno affidato i cittadini che lo hanno votato ed eletto.

 

Reggio Calabria 7 febbraio 2019

 

Per il Comitato Provinciale

Il Presidente

Sandro Vitale

 

 

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