La UILT Calabria preoccupata per le politiche della Sogas

In occasione della cerimonia organizzata dal Gruppo FSI nella città di Reggio Calabria, per la presentazione di un nuovo treno, è stato organizzato un sit in spontaneo e pacifico, partecipato dai lavoratori di Alitalia in forza all’Aeroporto di Reggio Calabria, per l’impellente necessità di creare un rapporto interlocutorio con la parte istituzionale sinora rimasta silente sulle questioni legate all’Aeroporto dello Stretto, nonostante i reiterati solleciti operati dalla UILT Calabria. Tuttavia, in un clima altamente dignitoso, saputo instaurare dai dipendenti esasperati dalle politiche riguardanti l’infrastruttura reggina, decorato da slogan significativi con l’intento di voler far capire la gravità della problematica, il presidente Oliverio, in modo sensibile ha accolto le rimostranze del segretario regionale della UILT Calabria Luciano Amodeo, legate alle vicissitudini di Alitalia e più in generale, a quelle, tanto discusse nel corso dei mesi, di S.A.CAL.
Sensibile alla problematica, il Presidente della Regione Calabria, ha invitato la UILT ad a partecipare al prossimo consiglio regionale che si terrà in data 04 giugno 2018, per un opportuna analisi di dettaglio riguardante le problematiche sociali esposte, fortemente lesive il diritto alla mobilità (che sembrerebbe non più riguardare il cittadino calabrese), affrontando altresì il crescente problema dell’abbassamento dei livelli occupazionali presso l’aeroporto di Reggio Calabria. Oltre ad aver incontrato il Sindaco, i lavoratori presenti, ed il segretario regionale Luciano Amodeo, hanno avuto la possibilità di improvvisare un dialogo anche con il Sindaco di Reggio Calabria, il quale, disponibile, dopo aver accennato e motivato l’attuale disimpegno della Città Metropolitana in termini di risorse economiche, si è unito agli impegni presi dal Presidente Oliverio garantendo la propria partecipazione all’incontro del prossimo 4 giugno c.a.

Tuttavia non abbiamo potuto fare a meno di notare la sbalorditiva campagna mediatica per mezzo della quale, molti stanno tentando di prendersi “la paternità” delle nuove assunzioni di personale effettuata da S.A.CAL. S.p.a., in attesa che il giudice del Tribunale di Lamezia Terme possa esprimersi in merito al ricorso presentato dai legali a cui si sono affidati gli iscritti alla UILT Calabria. Continua il segretario generale Giuseppe Rizzo < < vogliamo ricordare a noi stessi, in considerazione di quanto è emerso nel corso degli ultimi giorni a mezzo di stampa, che la UILT da sempre vicina a tutti i lavoratori, in questi anni ha tentato di salvaguardare l’intera occupazione dello scalo reggino. Per tale motivo, rivolgendomi a chi avesse la memoria corta, o per chi dovesse fingere di non ricordare, i lavoratori esodati da So.G.A.S. S.p.a/S.r.l. sono circa 90 (più quelli dell’indotto). A conclusione della battaglia svolta da questa Organizzazione Sindacale, mediante il supporto di tutti i lavoratori, possiamo dire di essere parzialmente soddisfatti per le assunzioni di personale realizzate in quanto ad oggi nulla di concreto è stato fatto per chi ha perso la propria occupazione presso gli scali calabresi>>.
Su questo fronte Luciano Amodeo esprime grande preoccupazione sulle politiche opinabili adottate dalla S.A.CAL. che, in data odierna, ha dato spazio ad alcuni ex lavoratori del bacino ex So.G.A.S. lasciando fuori chi aveva già maturato il diritto all’occupazione ed a cui non sono state riconosciute né l’esperienza pregressa (in alcuni casi 38 anni di servizio nel settore), né tanto meno il diritto di precedenza. Speravamo che le nuove assunzioni allargassero il bacino degli occupati piuttosto che sostituirli abbassando ulteriormente i livelli occupazionali. I dubbi sorti all’O.S. calabrese, hanno reso indispensabile la richiesta di intervento della legge, per far chiarezza sull’operato adottato dalla Impresa in tema di nuovi iter selettivi viste le vigenti graduatorie.
Nell’attesa che il Giudice incaricato si possa esprimere, visti i reiterati tentativi di ripristinare corrette relazioni industriali affinché non si venga sottoposti a continue azioni unilaterali, la UILT oggi si rivolge, e viene ricevuta dalla politica calabrese, chiedendo un intervento immediato avente lo scopo di porre la lente di ingrandimento sulle criticità sorte, che oggi penalizzano i lavoratori dell’intero sistema aeroportuale calabrese, oltreché il grave disagio inflitto ai medesimi cittadini a cui non si riesce a garantire la continuità territoriale.