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L’attore calabrese Walter Cordopatri atteso al MAXXI di Roma in occasione della Festa del Cinema

La bravura e professionalità artistica di Walter Cordopatri è ormai nota al pubblico pianigiano, e non solo. L’attore calabrese, che ha voluto fortemente investire forza, passione ed energie, nella realizzazione della SRC (Scuola di Recitazione della Calabria, di cui forniamo la mail per avere ulteriori informazioni: scuolarecitazionecalabria@gmail.com). Si tratta dell’ambizioso progetto che ha intenzione di offrire, a chiunque fosse interessato, la possibilità di professionalizzare la passione per la recitazione, fornendo strumenti validi e qualificati. Con l’occasione si ricorda che sono in corso i provini per potervi accedere secondo le varie classi. Il Cordopatri, dal canto suo, continua ad inanellare grandi successi come attore. Infatti, “La notte non fa più paura“, il film sul terremoto in Emilia (nel quale Cordopatri interpreta “Giulio” un emigrato calabrese) farà parte del programma ufficiale della Festa del Cinema di Roma, all’interno della sezione “Riflessi”, al fianco dei grandi nomi del cinema internazionale. Quest’anno, tra i presenti, Meryl Streep, Tom Hanks, Viggo Mortensen, solo per citarne alcuni. La proiezione si terrà martedì 18 Ottobre presso la sala del MAXXI (Museo nazionale delle arti del XXI secolo). Un’ulteriore occasione per poter apprezzare il pregevolissimo lavoro di giovani attori professionisti che con competenza, sensibilità e passione hanno realizzato il film. Infatti, il terremoto che ha interessato l’Emilia Romagna nel 2012 è stato raccontato con dovizia di particolari nel film “La notte non fa più paura” che ricordiamo essere l’opera prima del regista abruzzese Marco Cassini, scritta in collaborazione con Walter Cordopatri e Stefano Muroni (entrambi anche attori). Il film vanta l’eccezionale partecipazione del noto attore Giorgio Colangeli (tra i premi assegnati il Nastro d’Argento e il David di Donatello), della produttrice Maria Rita Storti, della produttrice esecutiva Ilaria Battistella e del responsabile della comunicazione Samuele Govoni. L’opera, spesso definita “il film della gente” è stata presentata nell’aprile 2015 in avant premier all’Istituto di Cultura Italiana di Bruxelles, in anteprima nazionale lo scorso 9 aprile a Teramo (proiezione sold out) e in prima nazionale il 20 maggio, a 4 anni esatti dalla prima scossa, al Cinepark Apollo di Ferrara (proiezione sold out). Tutto esaurito anche il 29 maggio a Cento e grande successo anche nelle successive tappe a Mantova e Medolla fino alla conferma nella capitale con la proiezione all’Apollo 11, avvenuta il 20 giugno scorso, il film ha vinto il premio Banca del Valdarno, riconosciuto all’opera che meglio evidenzi i valori della cooperativa e della solidarietà, in occasione della 34esima edizione del Valdarno Cinema Fedic (Festival cinematografico apprezzato a livello internazionale). Il 18 luglio 2016, con grande soddisfazione, il film è stato presentato anche alla Camera dei Deputati di Roma, alla presenza di molte autorità politiche, che hanno così potuto entrare sempre più in contatto con un tema che da lì a poco sarebbe approdato prepotentemente nelle discussioni parlamentari. Nello stresso mese il film si è aggiudicato presso il Social World Film Festival di Sorrento, altri tre premi: Miglior Film; Miglior Sceneggiatura; Menzione della giuria di Qualità, a conferma dell’eccellente lavoro e della professionalità dei giovani protagonisti. Sempre nella stagione estiva, precisamente ad agosto, è stato presentato come evento speciale alla 20esima edizione del Bobbio Film Festival (Direzione artistica del regista Marco Bellocchio). La nuova presentazione romana è un’occasione imperdibile in considerazione del fatto che il ricavato della serata sarà devoluto alle popolazioni terremotate del centro Italia. La solidarietà umana ben rappresentata nel film si concretizza così anche nella realtà. Chi ha nella mente, nel cuore e nei ricordi più vicini i tragici eventi del terremoto, che nella nostra Penisola sono purtroppo storia ed attualità, può ben rappresentare con uno speciale trasporto emotivo quanto inscenato. Il rizziconese Cordopatri, cresciuto con la narrazione degli eventi del “Grande Flagello” (il terremoto che nel 1783 distrusse buona parte della Piana) ha voluto portare anche questo nel film, cioè il grido di chi dal terremoto è stato segnato. Il messaggio sociale è forte! È necessario recuperare la capacità di edificare con responsabilità e custodire l’ambiente, così com’è necessario rafforzare la solidarietà umana che vive e si nutre di gesti concreti.