Lubrichi, V Edizione della “Giornata del Libro Aperto”

 Si è svolta a Lubrichi, nella graziosa cornice di Piazza Amedeo, la V Edizione della “Giornata del Libro Aperto” fortemente voluta e organizzata dall’Associazione Culturale Roubiklon presieduta dal poeta Rocco Polistena.

Nel corso della serata è stato presentato il libro di Angelo Avignone, dal titolo “Urlare la libertà. Pier Paolo Pasolini”-Luigi Pellegrini Editore.

Ha presentato e moderato l’evento lo scrittore Saverio Italiano, ha dialogato con l’autore il poeta Rocco Polistena.

Avignone dopo aver sottolineato l’amore per  la sua Lubrichi, ha parlato del suo libro, puntualizzando la sua sconfinata ammirazione per Pasolini. Lo scrittore ha  individuato nel cammino di Pasolini l’onnipresente tema della libertà, lo  ha estrapolato dai singoli contesti e lo  ha assemblato fino a inverare una traccia unitaria.

Questa non è solo un’operazione filologica volta al passato. Nella straordinaria capacità preveggente di Pasolini, che Avignone lascia riaffiorare, vivificandola, ci sono le nuove/vecchie forme di xenofobia, la fuga verso i populismi, il trionfo incontrastato del neoliberismo, ma soprattutto la rarefazione dei legami umani.

Il libro è  un viaggio attraverso la complessità di una delle voci sensibili del secolo scorso, compiuto con la volontà di renderla fruibile a un pubblico non avvezzo ai linguaggi della critica, senza però commettere l’errore di sminuirne la sostanza semantica, il messaggio politico sovversivo.

Avignone si mantiene distante dal vizio tutto novecentesco del dualismo banalizzazione/sacralizzazione.

Così la libertà diventa metodo, modalità d’esistenza, strumento di lotta, espressione poetica di grande attualità, soprattutto perché questa continua ricerca di emancipazione può restituire dignità al bisogno di non omologarsi, oggi in apparenza improponibile dinanzi a un capitalismo che mette a profitto le risorse naturali, la vita e persino i sentimenti umani.
 L’opera attraversa le innumerevoli dimensioni artistiche vissute da Pasolini.

 Univoca rimane la traccia: il tema della liberazione da ogni forma di oppressione culturale, religiosa, dogmatica, lessicale. Ripercorrendo con sontuosa semplicità i versi e le soluzioni drammaturgiche di Pasolini, possiamo avvertire l’anelito alla liberazione dai tabù, la volontà di contrapporsi all’alienazione capitalista dei corpi e alla schiavitù del consumismo.

Anche la natura omosessuale del poeta è calata in un generale rifiuto dei «preconcetti legati a classificazioni morali rigide e preconfezionate».

Inoltre il libro di Avignone può essere  utilizzato nelle scuole,  per far capire ai ragazzi l’importanza della poesia e altresì, spiegare  che esiste una volontà di gioia in ogni eretico, a patto che l’eresia si mantenga appunto una scelta di libertà e mai si accompagni al disprezzo dell’umano. «Se non si grida “evviva la libertà” con amore, non si grida “evviva la libertà”».

La serata è stata intervallata dai brani musicali,eseguiti da “Enotria Ensamble”, al pianoforte il M. Martino Conserva.

Le letture sono state eseguite dall’attrice Maria Rosa Ferraro e dalla poetessa Maria Frisina.

Alla fine della serata al prof. Avignone è stato conferito il  “Premio Culturale Roubiklon per l’anno 2017.

Presenti nel suggestivo salotto all’aperto anche gli stand delle case Editrici Città del Sole e Nuove Edizioni Barbaro.

Caterina Sorbara