Marziale, e’ in atto strategia mondiale per legalizzare lo sfruttamento dei minori

24 MARZO 2016 – “È in atto una strategia mondiale tendente ad abbassare la soglia anagrafica del raggiungimento della maggiore età, da parte di lobbies prive di scrupolo e miranti allo sfruttamento dei minori in svariate forme, che vanno dal lavoro al sesso”: la denuncia, forte e chiara, arriva dall’Osservatorio sui Diritti dei Minori.

A rendere intelligibile le motivazioni è il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio: “L’obiettivo di queste lobbies è quello di adultizzare “legalmente” i bambini, servendosi di complicità consapevoli e della sottovalutazione di quanti relegano le politiche di tutela dell’infanzia ai margini delle agende di governo. C’è chi li vuole a 16 anni col porto d’armi, con la patente da guida o aventi diritto al voto. I proponenti, forse, non si rendono conto degli effetti a catena che provocano e un esempio è costituito dal “partito dei pedofili”, che in Olanda vorrebbe abbassare la soglia del consenso anagrafico per l’esercizio della sessualità a 12 anni”.

“Abbassa oggi, abbassa domani – incalza Marziale – si nega ai bambini di vivere pienamente il proprio “tempo di bambini” e li si espone a pericoli che è bene evidenziare: più di 250mila i bambini soldato e 23 gli Stati che utilizzano minorenni nelle ostilità, in forma diretta o indiretta; più di 150milioni sono i bambini intrappolati in impieghi che mettono a rischio la loro salute mentale e fisica e li condannano ad una vita senza svago né istruzione; circa 150milioni di bambine e 73milioni di bambini sotto i 18 anni hanno sperimentato violenza e sfruttamento sessuale, e si stima che circa 1,2 milioni di bambini ogni anno siano vittime del traffico di esseri umani”.

Davanti a questo intollerabile processo di degrado della condizione minorile mondiale, l’Osservatorio sui Diritti dei Minori, con il supporto delle politiche sociali del Gruppo Sostèra, ha deciso di rivolgere all’ONU una mozione in cui chiede: “Di voler procedere alla revisione dell’Articolo 1 della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite [ONU] il 20 novembre 1989, che stabilisce essere minori coloro i quali non abbiano ancora raggiunto il diciottesimo anno d’età, riconoscendo tuttavia discrezionalità ai paesi membri di valutare eventuali abbassamenti della soglia”. La mozione, inviata stamane al segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, chiede che dall’articolo sia tolta la discrezionalità per mantenere universalmente la soglia che separa l’età evolutiva da quella adulta nei 18 anni.

Infine Giampietro Parma, presidente del Gruppo Sostèra, spiega le ragioni del supporto all’Osservatorio: “I minori sono esposti a rischi sempre più incalcolabili e incontrollabili, talvolta perché proprio l’imprenditoria si rende compartecipe di forme di sfruttamento, basti pensare che in Italia si calcolano ben 340mila casi di lavoro minorile. Salvare quanti più piccolini possibile da abusi è un dovere che noi intendiamo perseguire accanto all’Osservatorio in questa ardua ma non impossibile impresa, che auspichiamo serva anche a dare un’immagine positiva dell’Italia nel mondo”.