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“Memorie Perdute nel tempo” Editrice Sperimentale Reggina, la nuova silloge di Giuseppe Ventra

Oggi, di fronte ad una stragrande quantità di parole scritte, da cui siamo costantemente bombardati, ci vuole qualcosa che faccia da argine, e alla base di questo argine sta la poesia.
La poesia è un anticorpo contro il dilagare della superficialità
Il compito della poesia è di tirarci fuori dalla quotidianità, risvegliando qualcosa che, magari non ci siamo nemmeno resi conto si fosse addormentato e metterci in contatto con la nostra anima.
Ci ricorda che abbiamo un’anima, consapevolezza che troppo spesso lasciamo affondare sotto il peso delle mille cose che affollano le nostre giornate.
A volte bastano poche parole, di cui magari non capiamo nemmeno bene il significato ad evocare mondi sconosciuti, a far vibrare qualche corda impolverata.
La poesia ci sveglia, al contrario di quasi tutto il resto, il cui scopo sembra essere quello di narcotizzarci. Per quanto mi riguarda è la risposta alla necessità di qualcosa di alto nella nostra vita, è una divinità più vera di qualsiasi altra perché è umana, ed è creata da ponti e fusioni e passaggi tra le menti che ci hanno preceduti e quelle che ci seguiranno. Non sarà la soluzione a nessun problema, ma è un’ancora per l’esistenza.
La poesia è oralità, speranza, allegria e non deve chiudersi nelle accademie.
La poesia è il popolo, sta nelle piazze, nelle strade, nei parchi e racconta storie che nessun altro racconta.
E’ non sono altro che meravigliose poesie la silloge di pensieri di Giuseppe Ventra dal titolo “Memorie Perdute nel tempo” Editrice Sperimentale Reggina.
Poesie che accarezzano l’anima del lettore e che rivelano la bellezza di un grande uomo, alla ricerca della verità.
Verità che attraverso i versi Giuseppe Ventra riesce in parte a disvelarla.
Sublimi i versi finali in “Esistono cose”:
Suggestioni/ fragori di mare/ e gabbiani al vento/ sanno donare/ esperienze uniche e fantasmagoriche/ immerse in una sinfonia di colori/ abbracciando/ il profondo degli orizzonti/ in un ideale senza tempo/.
Chiude l’opera un suggestivo canto di speranza: Futuro…/ meraviglioso e accogliente/ perché la vita/ è un libro senza confini/.
Giuseppe Ventra stimato medico, ha al suo attivo tante pubblicazioni sia in ambito scientifico che in campo esoterico e letterario.
Caterina Sorbara