I partigiani della scuola pubblica, sulla legge Cantone

Siamo stati in tanti a leggere con attenzione le linee guida di Raffaele Cantone sulla corruzione nelle istituzioni scolastiche e sui vari elementi ad elevato “rischio corruttivo” contenuti nella riforma della scuola di Renzi. La ormai famosa e disattesa Delibera 430 “ Linee Guida Anticorruzione a Scuola” diffusa nel mese di aprile .

E abbiamo sentito il dovere civico come docenti e soggetti direttamente coinvolti dai vari fattori di rischio e come Partigiani della Scuola Pubblica,  di scrivere due lettere indirizzate proprio al nuovo Presidente dell’ANAC, nominato dalla Ministra Madia,  di cui una il 28 luglio con n° di protocollo 114354 e l’altra il 1° agosto con protocollo n. 115474. Abbiamo chiesto anche un incontro pubblico con il rispettabile magistrato.

Ma non abbiamo avuto nessun cenno di risposta che attestasse la sua attenzione nei nostri confronti.

Ora  apprendiamo che lo stesso Cantone è in America addirittura con il premier Obama, insieme a Renzi ed a Benigni, ormai impegnato nella campagna per  de-formare  la “Costituzione più bella del mondo” .

Già appariva assolutamente formale l’introduzione dal 2009 della figura di un magistrato di nomina governativa preposto a vigilare sui fenomeni corruttivi introdotti proprio dalla legislazione dello stesso governo in carica.

Oggi, di fronte all’assenza di trasparenza sulla mobilità dei docenti con algoritmo, di fronte alla chiamata diretta (diretta proprio a chi si intendeva reclutare, nel vero senso della parola), di fronte all’assegnazione non trasparente del bonus di merito,  al carattere vessatorio che acquisisce il nuovo sistema di reclutamento sui docenti grazie anche ai suggerimenti fraudolenti dei formatori ANP ai dirigenti, nulla si è mosso, com’era prevedibile! 

Ritroviamo in questa figura di magistrato di nomina governativa , lo stesso senso che ha lo statuto delle minoranze redatto dalla maggioranza parlamentare monopartitica e la composizione della Corte Costituzionale per 2/3 politica filo-governativa di  cui parla la riforma costituzionale di Renzi , un’operazione formale che cela maldestramente l’effettiva sottrazione non indennizzabile  di garanzie al cittadino.

Partigiani.psp@gmail.com