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Porti: Tarlazzi (UILT), condividiamo l’obiettivo strategico del piano, ma non si introduca liberismo nel lavoro portuale e nei servizi tecnico-nautici

Roma 9 luglio – “Del Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica condividiamo l’obiettivo strategico di traguardare una programmazione infrastrutturale ampia e di sistema, che coniughi politiche di riequilibrio modale e di sviluppo sostenibile a sostegno della nostra industria manifatturiera nonché la volontà di ridare competitività ai nostri porti e all’intera catena logistica attraverso la rimozione delle inefficienze dovute alla cattiva burocrazia (controlli doganali e fitosanitari)”. E’ quanto afferma il segretario generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi in una nota.

 

“Sul fronte lavoro desta forti preoccupazioni l’emendamento al D.D.L. Madia, che essendo troppo generico, e sconfinando rispetto ai principi propri di una legge delega, potrebbe lasciare qualsiasi spazio al Governo per intervenire sul lavoro anche sulla strada già tracciata dal D.D.L. concorrenza, e quindi attraverso la liberalizzazione sfrenata dei servizi portuali e tecnico nautici” sottolinea il segretario UILT.

 

“E’ invece prioritario ripartire dai D.D.L. S.120 e 370 per preservare la specialità e specializzazione del lavoro temporaneo portuale e dei servizi di interesse generale, quali i STN, disciplinando la concorrenza e avendo come obiettivo la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori e degli utenti, superando l’idea diffusa secondo cui meno regole siano elementi necessari per la crescita. Respingeremo pertanto con forza – conclude Tarlazzi –  anche attraverso l’apertura di una stagione conflittuale, qualsiasi tentativo di deregolamentazione del lavoro portuale e di abbattimento degli standard di sicurezza”.