Reggio, incontro sull’editoria Calabrese

Si è tenuto qualche giorno fa a Reggio Calabria nella Sala Federica Monteleone del Consiglio Regionale, un incontro  promosso dall’Associazione Culturale Anassilaos, sull’editoria calabrese e sull’ opportunità del varo di una legge regionale che ne sostenga lo sviluppo e la crescita e , che ha avuto quali interlocutori gli editori stessi, i librai e gli autori nonché lo stesso Presidente del Consiglio Regionale della Calabria.

Dopo il breve intervento del Presidente del Sodalizio reggino Stefano Iorfida è stato infatti  lo stesso Presidente Nicola Irto a delineare le linee guida dei prossimi interventi legislativi: “Il ruolo degli editori calabresi, ha egli detto,  è fondamentale e prezioso. La loro capacità di diffondere cultura e saperi è il principale veicolo di promozione della memoria e dunque dell’identità della nostra comunità regionale. La legge regionale sull’editoria dovrà fissare dei paletti per tutelare coloro i quali svolgono attività editoriale in maniera continuativa e non estemporanea. Immagino una legge che sostenga la filiera delle piccole e medie imprese editoriali, prevedendo grande trasparenza ed evitando il ricorso all’erogazione di fondi a pioggia che non aiutano il comparto cultura. Nell’iter legislativo sarà fondamentale il coinvolgimento degli editori e degli stakeholder durante la fase referente in commissione. Per sostenere la diffusione della cultura e, al tempo stesso, aiutare le PMI editoriali calabresi, occorre sfruttare quella formidabile ‘cinghia di trasmissione’ rappresentata dalle biblioteche. Per questo, la futura legge sull’editoria andrà strettamente messa in relazione alla legge regionale 17 del 1985 sulle biblioteche pubbliche. E a questo proposito, il Consiglio regionale sta  producendo un grande sforzo per il polo culturale ‘Mattia Preti’. E’ un piccolo scrigno che contiene preziose testimonianze della nostra identità culturale. Tra l’altro, stiamo predisponendo un avviso per consentire agli editori calabresi di usufruire degli spazi e dei servizi del Polo per poter presentare i loro volumi“.

 A seguire gli interventi  degli editori presenti tra i quali l’editore cosentino Demetrio Guzzardi, che da poco ha festeggiato i 30 anni di attività con la “sua” Editoriale Progetto 2000. “Il 14 marzo 2002 in questa stessa sala, in qualità di presidente dell’Associazione Editori Calabresi – ha egli ricordato – presentai il progetto di legge “Ordinamento dell’editoria regionale”. Già in quell’occasione veniva specificato che il provvedimento legislativo riguardava la sola editoria libraria. Sono passati quindi anni , ma in questi tre lustri noi non abbiamo arretrato di un millimetro; le nostre case editrici hanno continuato nel lavoro di raccontare la cultura della nostra terra; in questi quindi anni abbiamo dato voce agli scrittori, agli storici, ai poeti, agli artisti, a chiunque  desiderava pubblicare in modo professionale la propria opera. In questi quindi anni, tanto per dare un numero, le case editrici e le sigle editoriali presenti in Calabria, hanno stampato qualcosa come 1.000 titoli, ma purtroppo della stragrande maggioranza di questo notevole contributo editoriale, i nostri corregionali non troveranno traccia nelle biblioteche degli enti pubblici della nostra Regione. Ben venga allora una legge che riconosca l’impegno delle case editrici, da quelle storiche nate negli anni 50’ del Novecento, alle nuove sigle che si affacciano nel difficile mercato editoriale. Desideriamo però che questa nuova legge valorizzi in modo pieno gli editori, i librai, i bibliotecari, gli autori, gli organizzatori di eventi, riconoscendoli come operatori culturali necessari per la crescita sociale ed economica della gente di Calabria. Pensiamo – ha continuato Guzzardi –  ad una normativa che abbia come cuore pulsante la premialità, affinché  la Regione possa annualmente erogare contributi economici a chi   presenti una relazione sull’attività svolta che abbia consentito di  incrementare, con i propri volumi pubblicati,  il patrimonio librario delle biblioteche regionali; abbia organizzato incontri per incentivare la lettura nelle scuole e partecipato alle rassegne bibliografiche ed editoriali in Italia, all’estero e in Regione. Siamo certi che verranno valorizzati tutti coloro che quotidianamente con il loro lavoro contribuiscono a rendere migliore la nostra terra”.

 Subito dopo  l’editore Domenico Laruffa ha detto:la mancanza di una politica per la cultura in Calabria – vedi la sostanziale ignoranza della legge regionale n. 17 del 19.04.1985 per le biblioteche, per non parlare poi del sistema bibliotecario regionale abbandonato da anni – ha determinato la caduta dell’identità culturale dei Calabresi, specialmente nelle fasce d’età più giovani. In tale contesto s’inserisce l’opera degli editori locali che hanno dato rilievo a personaggi e eventi della storia della regione diversamente ignorati da tutti. !”

 Infine Laruffa,  ha precisato che “ da almeno quindici anni la Regione non rifornisce più le biblioteche delle pubblicazioni edite in Calabria e sulla Calabria. Esiste poi la questione della scuola che, a parte l’interesse di qualche docente, continua a “viaggiare” con programmi che nulla hanno a che vedere con la cultura calabrese, mentre altrove si insegna anche il dialetto locale. I nostri giovani, tuttora penalizzati da ingiustificati pregiudizi, non hanno fondati motivi per essere orgogliosi della propria origine e ciò diviene penalizzante quando essi emigrano”.

Caterina Sorbara