Reggio, Pino Zito rinconfermato alla guida della Uil pensionati

Pino Zito è stato rinconfermato alla guida della Uil pensionati di Reggio Calabria. Lo hanno stabilito i delegati al congresso di categoria che si è tenuto presso la sala delle conferenze dell’hotel “La Lampara” di Pellaro. Lo affiancheranno nell’opera di conduzione della categoria: Masino Laurendi, Michele Furfaro, Giuseppe Talia, Aurelio Guarnaccia, Annarita Mancuso e Antonio Praticò. “Questo è un momento in cui ha detto Santo Biondo, Segretario generale della Uil Calabria – deve prevalere la responsabilità nel sindacato rispetto al momento che sta attraversando il Paese e la Calabria anche dopo l’esito elettorale. Noi non soffriamo di smarrimento, qualunque sia il quadro politico che si configurerà perché la nostra bussola è stata e sarà il merito negli interessi che rappresentiamo per i pensionati, i lavoratori ed i cittadini calabresi”.

La relazione di Pino Zito ha aperto i lavori del congresso provinciale della Uil pensionati di Reggio Calabria. “Oggi – ha detto Pino Zito – si affaccia sul mercato del lavoro la prima generazione che, rispetto ai loro padri e ai loro nonni, ha la certezza di non poter migliorare la propria condizione economica”.

“Abbiamo l’obbligo di reagire, altrimenti avremmo perso tutto il lavoro svolto, più o meno appassionatamente, in quarant’anni della nostra vita nel sindacato”. Con queste parole Pino Zito, Segretario della Uilp di Reggio Calabria, ha stimolato il dibattito congressuale che si sta svolgendo presso la sala dell’hotel “La Lampara” di Pellaro.

“Dobbiamo indignarci e reagire se la regione Veneto prevede in bilancio per le politiche sociali 800 milioni di euro l’anno e la regione Calabria solo 100.000 euro! Dobbiamo indignarci e reagire al sistema, se l’assistenza domiciliare agli anziani in Calabria batte per inefficienza il sistema degli asili nido relegandoci, ancora una volta, all’ultimo posto in ambedue le classifiche!”.

“Dobbiamo indignarci – ha proseguito Pino Zito – e reagire se leggiamo, come abbiamo letto, che nella nostra provincia la spesa pro – capite per i soggetti deboli è di 70 euro per ogni anno, mentre a Udine è di 800 euro!  Dobbiamo, infine, indignarci e reagire se il sistema sanitario calabrese non garantisce i livelli minimi di assistenza, perché cari amici, questo disservizio determina per ciascuno di noi una conseguenza d’importanza non secondaria: la differenza che esiste è fra  il vivere o morire!”.

“Già oggi – ha concluso Pino Zito – l’aspettativa di vita di un calabrese è di cinque anni più bassa di quella di un cittadino padano. Per cui oltre al danno la beffa; ai fini dell’età pensionabile siamo tutti uguali, però poi i miei soldi servono anche per pagare l’assegno pensionistico per qualche tempo in più a chi ha la ventura di abitare in una zona del paese che ha la fortuna di avere e di aver avuto classi dirigenti, diciamo, diverse dalle nostre”.

Un contributo importante al dibattito congressuale della Uilp di Reggio Calabria è stato portato da Emanuele Ronzoni, Segretario organizzativo della Uilp nazionale. “Vi ringrazio – ha detto Ronzoni rivolgendosi ai partecipati all’assise congressuale reggina – per l’opera sindacale importante che portate avanti in un territorio difficile qual è quello calabrese e reggino in particolare”. L’intervento di Emanuele Ronzoni ha toccato anche i temi nazionali legati alla categoria ed al mondo della politica. “Se non ci fosse stata la Uil – ha detto Ronzoni – oggi la situazione dei pensionati italiani sarebbe cambiata in peggio. Dobbiamo essere capaci di organizzarci al meglio perché la nostra azione vada avanti e continui a produrre risultati. L’unica soluzione è quella di creare una rete all’interno della nostra organizzazione. Non possiamo permetterci di dividerci perché chi è fuori da questa sala aspetta da noi delle risposte e noi quelle risposte le dobbiamo dare. Dobbiamo rappresentare le loro istanze, le loro richieste”. “Abbiamo il dovere – ha concluso Ronzoni – di convincere tutti che in Italia c’è bisogno di sindacato, soprattutto della Uil che, in questi anni, è stata una spugna che ha assorbito il disagio sociale”.

I lavori congressuali della Uilp di Reggio Calabria sono stati conclusi da Alfonso Cirasa, Segretario generale della Uilp calabrese. “Dentro il nostro sindacato – ha detto Cirasa – ci sono solo saldatori e non demolitori. Il sindacato deve riuscire ad essere come il Colosseo: la casa di tutti senza porte. Questa organizzazione deve procedere nel solco tracciato del sindacato a rete, perché deve lottare per migliorare le condizioni di vita dei nostri concittadini. Noi abbiamo il dovere di migliorare le condizioni di vita dei cittadini calabresi. Per questo, lo diciamo con forza, siamo pronti a tornare in piazza, fra la gente, per denunciare tutti gli sprechi e le storture della Regione Calabria; siamo pronti a ritornare fra la gente, capire i bisogni dei nostri concittadini, per dare loro voce e trovare le risposte giuste ad ogni problema per riuscire a risolverlo”.

L’ultimo passaggio del suo intervento, infine, Alfonso Cirasa lo ha dedicato all’attualità politica. “Alla Cgil e alla Cisl – ha concluso il Segretario generale della Uilp Calabria – voglio dire che non ci possono più essere margini di divisioni all’interno del sindacato confederale o il populismo ci spazzerà via”.