Sclerosi multipla, illustrato il Pdta Calabria

Il delegato del presidente della Regione Mario Oliverio in materia sanitaria Franco Pacenza ha concluso i lavori del convegno sulla sclerosi multipla, organizzato dal Dipartimento regionale tutela della salute e politiche sanitarie, che si è svolto oggi nella sede della Cittadella regionale a Catanzaro.
Sul tema dell’incontro “il percorso diagnostico terapeutico assistenziale in Calabria” (Pdta), si sono confrontati la presidente nazionale dell’Aism Angela Martino e il direttore affari generali Paolo Bandiera, il responsabile del Centro sclerosi multipla dell’Asp di Cosenza Roberto Bruno Bossio, Paola Valentino dell’unità operativa neurologia dell’Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini, Brunella Piro del servizio farmaceutico dell’Asp di Cosenza, il direttore dell’unità operativa medicina fisica e riabilitativa dell’Aou Mater Domini Maurizio Iocco, il coordinatore regionale Aism Calabria Salvatore Lico, il dirigente medico legale dell’Inps regionale Francesco Naso.
Il presidente Oliverio è intervenuto per i saluti e “per ringraziare di persona tutti quelli che hanno lavorato alla stesura del Pdta”. “Questo documento – ha asserito – è la dimostrazione che l’autogoverno dei processi porta a risultati positivi, che le eccellenze si possono realizzare anche nella nostra regione facendo rete, lavorando tutti insieme in sinergia. Abbiamo alzato l’asticella perché alte erano le aspettative soprattutto nei confronti di una patologia come la sclerosi multipla che colpisce in età giovanile”. Il presidente ha poi annunciato l’apertura, attesa da 21 anni, del Centro protesi e riabilitativo di Lamezia Terme e, dopo aver rimarcato che la Regione è in regime commissariale dal 2010 con un aumento dell’emigrazione sanitaria anche per patologie ordinarie, ha affermato che “è necessario rovesciare l’impostazione che per lungo periodo ha caratterizzato le politiche sanitarie concentrando tutto nelle strutture ospedaliere. Bisogna ripartire dai territori e rafforzare i servizi per migliore la qualità delle prestazioni. L’ospedale deve essere visto come l’ultimo tassello”.
Oliverio infine, dietro richiesta della presidente Martino, ha sottoscritto la carta dei diritti alla salute Aism.
Nell’introdurre l’iniziativa i dirigenti di settore del Dipartimento regionale tutela della salute e politiche sanitarie Liliana Rizzo e Sergio Petrillo hanno ricordato che la Regione, con il Decreto del commissario ad acta n. 140 del 19 ottobre 2017, ha definito il percorso assistenziale per la sclerosi multipla che garantisce, secondo un progetto personalizzato integrato, la presa in carico del paziente, assicura la diagnosi tempestiva di malattia, il monitoraggio clinico strumentale e il trattamento. La Rizzo ha anche specificato “che sono aumentate le richieste di assistenza e conseguentemente c’è stato un aumento delle risorse da parte della Regione. Pertanto – ha evidenziato – il Pdta nasce anche dall’esigenza di prendere in esame e definire un percorso diagnostico terapeutico e assistenziale per le persone con sclerosi multipla che metta concretamente il paziente al centro tenendo conto delle difficoltà crescenti legate anche al fatto che l’offerta attuale da parte del Servizio sanitario nazionale definisci oneri assistenziali a carico delle famiglie nelle quali è presente una persona con malattia cronica”.
I temi trattati dai relatori, che hanno anche posto l’accento sull’importanza del Decreto 140, hanno indagato il percorso diagnostico-terapeutico assistenziale della malattia a 360 gradi: lo stato dell’arte e prospettive di lavoro, la diagnosi e la terapia, la riabilitazione e la costruzione di una rete specifica, il percorso del farmaco, la valutazione medico legale in ambito assistenziale e previdenziale dell’Inps, il ruolo regionale dell’Associazione delle persone con sclerosi multipla, l’importanza della ricerca e della formazione.
La presidente Aism Martino ha sottolineato che “con il Pdta la Regione punta all’eccellenza”. Ripercorrendo poi la storia dell’Associazione ha detto che l’Aism “è un punto di riferimento assoluto per i malati di sclerosi, un punto di riferimento importante per la costruzione di questo percorso diagnostico terapeutico assistenziale. L’ottica che ci spinge in questo percorso – ha dichiarato – è di passione per un programma che guarda al futuro tenendo sempre presente che il nostro agire influisce sulle persone: per la ricerca, per i diritti alla salute. In questo senso lavoriamo come associazione da 50 anni. Da soli non si va da nessuna parte. Siamo impegnati affinché il Pdta non sia il punto di arrivo ma il punto di partenza”.
“Da oggi si apre una nuova stagione”. Queste le parole di Franco Pacenza nel trarre le conclusioni dell’iniziativa. “Siamo sistematicamente – ha aggiunto – citati per dati negativi. Dopo nove anni di commissariamento il bilancio del 2017 registra ancora 101 milioni di debiti in sanità e spendiamo 301 milioni di euro per cuore fuori regione. In questo scenario complicato stamattina si è accesa una fiammella soprattutto per quanto riguarda il metodo adottato per realizzare il Pdta Calabria che ha messo insieme operatività tra il Dipartimento regionale, le Università, le associazioni. Per realizzarlo si sono messe insieme diverse funzioni ed esperienze. Un lavoro veramente importante. Ora bisogna completare il percorso di questa impalcatura con un adeguamento sostanziale alle funzioni e al livello strutturale e organizzativo. L’equilibrio per l’erogazione dei servizi sanitari territoriali deve essere garantito dai distretti. Dobbiamo avere la forza di costruire un sistema regionale forte lasciandoci alle spalle i localismi e puntare, di questo stiamo discutendo anche nella Conferenza Stato-Regioni, ad un Piano straordinario sulle tecnologie sanitarie all’avanguardia avendo l’ossessione non dei conti ma di fornire servizi eccellenti per gli utenti. Questo Pdta – ha dichiarato infine Pacenza – ci dimostra che abbiamo intrapreso la direzione giusta. Su questa strada dobbiamo proseguire per dimostrare che anche in Calabria si può fare e fare bene”.
I malati di sclerosi in Calabria, sono 3.600, con una stima di 110 malati all’anno. Con quello della Calabria i Pdta approvati dalle Regioni sono 9. Nel corso degli interventi è stato, tra l’altro, rimarcato limportanza del Pdta che nei 50 anni dalla nascita dell’Aism ll Pdta si rendeva necessario e che quello della Regione Calabria è estremamente calato nella realtà. È stato anche evidenziato che il Pdta territoriale dell’Asp di Cosenza è un modello di eccellenza del quale si è tenuto conto nella stesura di quello regionale. Si è parlato anche della necessità di garantire i livelli essenziali di assistenza in tutte la fasi della malattia. p.g.