SUL, ferrovie della Calabria: un presidente senza tempo, un’azienda senza testa

A distanza di oltre un anno dalla sua elezione Mario Oliverio non ha ancora nominato, nonostante esso abbia insistentemente ripetuto la necessità di una discontinuità gestionale per le partecipate, il nuovo Amministratore per le Ferrovie della Calabria che, attualmente, vede alla guida un dirigente del Ministero dei Trasporti il cui compito si sarebbe dovuto esaurire con i tempi tecnici necessari alla nomina del nuovo Amministratore dopo l’acquisizione da parte della Regione delle quote societarie.

E’ evidente che tale situazione, alla luce dell’approvazione della nuova LR. recante Norme per il Trasporto Pubblico Locale che prevede anche lo scorporo di un ramo dell’azienda della società partecipata Ferrovie della Calabria, che confluirà nella nuova Agenzia territoriale Reti e Mobilità individuata dall’art 13 della richiamata L.R., deve trovare una rapida soluzione al fine di garantire alla partecipata, un corretto confronto con tutte le rappresentanze dei lavoratori riconosciute in azienda.

Il percorso delle relazioni sindacali però, per come impostato dal Direttore generale, non sembra andare in questa direzione. Infatti, in data 28 dicembre 2015, il DG ha deciso di sottoscrivere un Protocollo con una parte delle Organizzazioni sindacali riconosciute in azienda che, al netto dei discutibili e non condivisi contenuti, e pretende di limitare alle sole OO.SS firmatarie del CCNL la discussione su temi che interessano tutti i lavoratori, nello specifico la tutela del lavoro, del salario, e dei processi di mobilità.

Un Protocollo che segna una netta distanza tra l’azienda e le OO.SS USB e SUL e che nel merito va nella direzione contraria rispetto alle esigenze del sindacato e dei rappresentati.

E’ chiaro, quindi, che lo scopo che si propongono il Direttore generale Lo Feudo e il Presidente Oliverio è semplice da leggere: non permettere a chi non accetta la “concertazione” come strumento di confronto e di mediazione di rappresentare i legittimi interessi dei patrocinati intesi come diritti normativi e salariali. “Consigliamo” al democratico presidente Oliverio, anche al fine di evitare che la società Ferrovie della Calabria possa ritrovarsi nelle stesse condizioni dell’anno 2011, siamo però sulla buona strada se si dovesse continuare con questo modello gestionale, di nominare il nuovo manager che non sia però qualche trombato alle recenti elezioni regionali e/o un appartenente agli apparati di partito.

Per ciò, serve una figura autorevole e capace di guidare i profondi cambiamenti degli assetti societari che la L.R. di riferimento impone e, inoltre, per ripristinare le corrette relazioni industriali.

Un manager che possa portare a sintesi gli atavici problemi che affliggono la FdC come, ad esempio, la definizione della vicenda che interessa oltre 40 dipendenti i quali, in ragione di una sentenza passata in giudicato, hanno diritto alla liquidazione di oltre 16.000 €. di media a testa e al conseguente adeguamento salariale, evitando così che i Decreti ingiuntivi, già emessi  , diventino esecutivi con tutte le conseguenze che tali procedure potrebbero implicare riguardo la regolarità dei flussi dei finanziamenti utili a garantire l’operatività aziendale, i salari ai dipendenti e, quindi, i servizi ai cittadini.

Serve chiudere le numerose vertenze legali in essere che, oltre a pesare per migliaia di euro tra di spese legali e consulenze, espongono pericolosamente l’azienda al default.

Una montagna di ricorsi legali proposti in conseguenza d’interpretazioni ermeneutiche degli accordi sottoscritti con le rappresentanze dei lavoratori non sempre corrette da parte dell’azienda.

Attendiamo che il presidente Oliverio tenga fede ai suoi impegni e che dia compimento ai suoi propositi nominando un manager che possa traghettare l’azienda nel nuovo percorso disegnato dall’attuale L.R..

Catanzaro lì 19 gennaio 2015

Le Segreterie Regionali 

USB Trasporti

SUL/CT