Gioia Tauro CGIL In Calabria ormai siamo al dramma sociale.

La Giunta regionale non è stata in grado di costruire politiche di contrasto e di contenimento alla disoccupazione nel mentre in Calabria si è allargata la fascia delle famiglie che vive sotto la soglia minima di povertà. Il disagio sociale è ormai arrivato al culmine con un precariato stremato e servizi pubblici collassati. In tutto questo c’è una pesante responsabilità politica della Giunta Scopelliti che, in questi anni, ha vissuto alla giornata, senza alcuna programmazione e senza una idea concreta di rilancio economico della Regione. Stride e fa a pugni con la realtà l’atteggiamento del Presidente Scopelliti che, soprattutto in queste ultime settimane, si è spesso pavoneggiato sulle macerie di una Calabria che invece boccheggia ed è ormai alla disperazione sociale. Alla fine di luglio i segretari generali di CGIL, CISL e UIL, nella lettera inviata a Scopelliti, avevano argomentato le ragioni della propria preccupazione dovuta anche all’indeguata ed insufficiente azione di governo di questa Giunta che si era appalesata in modo particolare nella incapacità di spesa dei fondi comunitari, certificata per altro dalle autorità europee.Restano drammatiche e non affrontate le maggiori criticità della Calabria: dal sistema sociale e sanitario al fragile sistema produttivo ed industriale, dai nodi dei trasporti a quello della crisi dell’edilizia, al precariato, alle inadeguate risposte verso le giovani generazioni. E, vogliamo sottolinearlo, se ha un minimo di respiro oggi il settore della forestazione e dell’agricoltura ciò è dovuto ad una riforma che è stata costruita dalla proposta e dalla mobilitazione del sindacato e dei lavoratori  e che inizialmente è stata fortemente osteggiata dalla Giunta Regionale.Adesso si sono attivati i tavoli di confronto con il Sindacato. Devono affrontare tutte le criticità e le emergenze della regione. Questi tavoli però non possono rimanere solo fini a se stessi ma devono produrre immediatamente risposte ai bisogni dei calabresi. Se tutto ciò dovesse mancare ci pare necessario richiedere una nuova politica ed i necessari cambiamenti con la mobilitazione dei lavoratori e dei disoccupati.

 

Segreteria regionale CGIL Calabria