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Amato, la scuola dell’infanzia visita l’Oleificio Giacco di Amato

Qualche giorno fa  gli alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria di Amato di Taurianova,  hanno effettuato una visita d’istruzione presso l’ Oleificio Giacco di Amato.

Gli alunni, accompagnati dalle loro insegnanti e dalla responsabile di Plesso prof.ssa Angela Crea , sono stati accolti dal  signor Ferdinando Giacco,titolare dell’azienda , che è stato ben lieto di ospitare i “piccoli esploratori” e di condurli all’interno dell’area di lavorazione.

 La visita è stata stimolante e ricca di informazioni : i bambini hanno ascoltato con interesse le varie spiegazioni, hanno osservato affascinati i macchinari e hanno assistito ammirati al percorso di trasformazione dall’olivo all’olio.

Il signor  Ferdinando , ha spiegato le diverse fasi della lavorazione delle olive, per ottenere un olio davvero speciale.
Per prima cosa le ulive vengono raccolte dai contadini e  portate al frantoio, dove vengono pesate.

Subito dopo,  vengono lavate e si procede con la frangitura, la prima reale trasformazione del prodotto all’interno del frantoio,quando le olive integre sono meccanicamente trasformate in pasta oleosa.  

Si passa poi alla gramolatura che,ha lo scopo di disemulsionare  l’olio presente nella pasta, e far sì che le piccole gocce d’olio si aggreghino fra di loro.

 Per raggiungere questo risultato, occorre smuovere con movimenti lenti la pasta e scaldarla alla temperatura massima consentita che si aggira intorno ai venticinque gradi.

Infine  le olive, una volta frante e trasformate in pasta, arrivano al separatore centrifugo ad asse orizzontale, il decanter. Questi permette di separare tra loro le tre fasi presenti nella pasta:  olio, acqua e  sansa, con diverso peso specifico, per mezzo della forza centrifuga .
A questo punto,separato l’olio dalla sansa, sottoprodotto formato dai residui della polpa e dai frammenti di nocciolino, l’olio ottenuto viene imbottigliato e successivamente commercializzato.

Alla fine del percorso tutti gli alunni hanno fatto merenda con un delizioso  pane  con l’olio.

L’azienta Giacco,  ha iniziato la  sua attività nel lontano 1936, quando Giuseppe Giacco realizzò il primo frantoio oleario, composto da una macina con due ruote di pietra trainate da un mulo e le presse per l’estrazione dell’olio.

Nel 1948 il mulo venne sostituito con i motori azionati dall’energia elettrica e vennero montate quattro presse di nuova concezione.

Successivamente nel 1980 venne installato il primo impianto a ciclo continuo.

L’attività  dell’azienda  proseguita nel rispetto delle tradizioni, da padre in figlio, dai primi anni del 2000, si è concentrata sulla qualità, puntando alla produzione dell’olio extra vergine.

Per questo ha acquistato due scuotitori meccanici per la raccolta, che avviene sui teli, e le olive vengono molite nella stessa giornata.

L’olio così ottenuto non subisce operazioni di filtraggio forzato e viene conservato in contenitori di acciaio  inox, inertizzati con azoto alimentare, tenuti in ambiente a temperatura costante.

L’azienda negli ultimi 10 anni ha partecipato a fiere ed eventi, riscuotendo lusinghieri apprezzamenti.

L’olio prodotto non  viene solo acquistato in Italia ma anche all’estero: Belgio, Austria, Francia  e Repubblica Ceka.

Inoltre viene imbottigliato, per conto di aziende che applicano il loro marchio e lo commercializzano in Italia, in Germania e negli Stati Uniti.

Un’azienda che rappresenta il vero volto della Calabria, positiva e propositiva,  fiore all’occhiello della Piana del Tauro.

Caterina Sorbara