Ancora sulla scuola di Polistena

I Partigiani della Scuola Pubblica ricevono da docenti e genitori della scuola media Jerace di Polistena, già tristemente nota per i criteri di valutazione per l’assegnazione del bonus premiale, la seguente dichiarazione. L’Istituzione già nei giorni scorsi era salita all’attenzione nazionale, a causa della discutibile griglia di valutazione dei docenti approvata dal comitato di valutazione nell’ambito della legge della cosiddetta ‘buona scuola’ voluta da Matteo Renzi, provocando un’interrogazione parlamentare a risposta scritta presentata dall’onorevole del M5S Federica Dieni.

 

L’Istituto Comprensivo Jerace di Polistena ancora al centro dell’attenzione

Giornata d’esame infuocata quella del 22 scorso presso la scuola Jerace di Polistena.

Secondo quanto adesso trapela, mercoledì 22 giugno la commissione degli esami di licenza media ha dovuto bloccare il regolare svolgimento degli esami di una classe, con disagio e disappunto degli alunni e delle famiglie coinvolte, e convocare urgentemente un consiglio straordinario della classe interessata, pare, a causa di una griglia di valutazione presumibilmente “modificata”, al fine di favorire un alunno nel

voto finale, e con evidenti rilevanze di conflitto di interessi.  In esito a tale consiglio, sarebbe stato ripristinato il voto effettivo (vedi foto), restituendo veridicità formale e sostanziale al documento.

Alcuni genitori, commentando l’accaduto, lamentano il totale disinteresse delle autorità preposte alla vigilanza.

Pertanto i docenti partigiani della Scuola Pubblica, a fronte di segnalazioni formalmente protocollate in varie circostanze, in cui si lamentano comportamenti quantomeno poco trasparenti, adottati e/o avallati dall’ufficio di dirigenza, intercettano il malcontento di questi genitori e docenti, e denunziano agli organi di stampa, il ripetersi di episodi che, se tecnicamente confermati, renderebbero la scuola Jerace meritevole di attenzione a cura dell’autorità giudiziaria e non solo della cronaca locale