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Crisi agrumicola, manifestazione del 13 Febbraio: la nota di Grande Sud Rosarno

grande-sud-saccomanno borgese  careri

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La notizia dello svolgimento della manifestazione unitaria che si terrà a Rosarno nella data del 13 febbraio 2005, è certamente un avvenimento positivo se verranno affrontati correttamente i temi di discussione che interessano direttamente la crisi dell’agricoltura e, conseguentemente, sia la difficoltà di avere un mercato del lavoro adeguato e sia lo sfruttamento dei lavoratori migranti e non.

L’occasione potrebbe essere molto importante per il territorio se l’On. Ministro, il Sottosegretario, il Presidente della Regione ed i rappresentanti dei Sindacati organizzatori e partecipanti, affronteranno il problema nella sua vera essenza. Vi è sfruttamento dei lavoratori, di qualsiasi provenienza e colore, in quanto il settore dell’agricoltura è fortemente in crisi, tanto che molti agricoltori hanno ritenuto di non raccogliere il prodotto e lasciarlo sulla pianta, essendo i costi della raccolta maggiori dei ricavi. In tali condizioni, pertanto, il vero problema è il “sistema agricoltura” che non funziona e non consente un minimo di adeguato ritorno economico. Il resto, appare sì un problema, ma non, certamente, quello principale, ma un parte di questo. Precisato ciò, Grande Sud si augura che in questa importante occasione si possa, veramente, parlare di sviluppo dell’agricoltura affrontando il tema con serietà e con proposte programmatiche reali e concrete. Solo risolvendo tale crisi si potrà dare ai rosarnesi ed anche i migranti una speranza di vita e di lavoro adeguato e nel rispetto della legge. Ed, allora, si spera che i partecipanti affrontino seriamente tale problema e comincino a parlare oggettivamente per tentare di trovare delle soluzioni e non solamente presentare delle denunce sterili che poi non portano a nulla, se non ad esasperare gli animi.

Appare, quindi, indispensabile affrontare i seguenti temi propositivi:

  1. Liberazione del mercato da condizionamenti e realizzazione di una rete commerciale che consenta di superare molti passaggi che portano benefici ad altri e non agli agricoltori;
  2. Regolamentazione della commercializzazione con l’indicazione delle zone di produzione e con l’assunzione di misure eccezionali per evitare che produzioni estere vengano marchiate come prodotto italiano o calabrese;
  3. Programmazione seria regionale che sostenga gli agricoltori con un sistema a rete che consenta una produzione di qualità di prodotti specifici, con il sostegno alla corretta commercializzazione e la creazione di strutture che possano dare un aiuto reale al produttore per le scelte e le colture da eseguire;
  4. Individuazione di sistemi e percorsi adeguati per evitare che la debolezza del sistema agricolo calabrese ed, in particolare, della Piana di Rosarno possa impedire una adeguata crescita programmata e, quindi, anche la individuazione di iniziative per agevolare il credito bancario per sostenere, appunto, l’innovazione e il cambio di produzione.

Si potrebbero aggiungere molte altre indicazioni, ma il problema vero è quello di attirare seriamente l’attenzione sulla agricoltura in Calabria e discutere, sensatamente, su quali iniziative concrete assumere, previa elaborazione di un piano agricolo regionale che possa sostenere le iniziative dell’intero territorio,  in relazione anche a quelle nazionali ed europee. Un tavolo di lavoro, che non sia un carrozzone, ma che affronti il problema della crisi agricola avendo riguardo alle produzioni, alla commercializzazione, alla creazione di una rete, alla individuazione dei mercati, al sostegno reale agli agricoltori con servizi e supporto all’ingresso al credito, alla creazione di una piattaforma per la valorizzazione del lavoro e delle risorse esistenti, con eventuali accordi di programma specifici.

Solo con un atteggiamento positivo e ampio si potrà affrontare il problema dei migranti, dei rosarnesi e dei calabresi, che attendono risposte concrete per avere un lavoro legale e la possibilità di rimanere nel proprio territorio con una esistenza dignitosa, libera e serena.

Grande Sud si augura che, finalmente, si possa affrontare il problema della crisi agricola e di tutte le altre questioni collegate con un impegno collettivo che possa sostenere tutte le esigenze ed, in particolare, sollevare il territorio dalla esistente e palese pesante povertà.

                                                                                                             Il Gruppo Consiliare

Borgese – R. Careri – G. Saccomanno)