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Che fine faranno i dipendenti della camassa impegnati su Rosarno?

La decisione scellerata dell’amministrazione comunale non solo ha inciso fortemente su un possibile percorso virtuoso di raccolta differenziata che graverà anche pesantemente sulle tasche dei cittadini. Infatti, il ritorno ufficiale alla raccolta indifferenziata farà salire di circa il 30% i costi dello smaltimento che conseguentemente ricadranno sulla comunità.

Ma, non e’ finita qui!

La rescissione del contratto con la Camassa ed un debito di circa 9 mensilità con questa aprirà, probabilmente, un contenzioso che potrebbe anche vedere l’amministrazione perdente con ulteriore aggravio di spese a carico dell’ente. Con evidenti e possibili responsabilità’ erariali dirette e personali per coloro che hanno adottato tali determinazioni.

E cosa dire, ancora, del possibile licenziamento dei dipendenti quasi tutti di Rosarno? Un danno ancora gravissimo che dovrà pagare la comunità e che inciderà fortemente su decine di famiglie. Tutto questo per non aver voluto il Sindaco, Giuseppe Ida’, accogliere le richieste avanzate dai Consiglieri di opposizione che al secondo Consiglio Comunale lo avevano invitato a rileggersi il contratto intercorso con la Camassa ed a chiedere quelle modifiche certamente essenziali per una corretta raccolta e che, comunque, avrebbero evitato questo annunciato disastro.

Ma, il Sindaco nella sua evidente arroganza non ha ascoltato la minoranza ed ha portato la città allo sfacelo. Ed arriva l’estate che non si preannuncia sicuramente al meglio con la presenza di decine di discariche a cielo aperto e con una città nell’assoluto degrado e con evidenti pericoli per la pubblica salute. Infatti, fin da ora si registrano mosche, zanzare, insetti nocivi e ratti che la fanno da padroni.

I Consiglieri di Minoranza: G. Saccomanno-G. Zungri-A. Gioffre’-E. Cusato