• Home »
  • News »
  • Fosse stato per il Pd, a palazzo Sigilló solo macerie.

Fosse stato per il Pd, a palazzo Sigilló solo macerie.

L’ansia elettorale e la necessità di raccattare qualche voticino in più sul territorio, genera qualche turbolenza nel Pd locale che dimentico della sua lunga estraneità alla vita istituzionale di Polistena, determinata dalla collezione di sconfitte accumulate negli ultimi anni, ora é pronto a ritornare alla ribalta scordando tutti i danni prodotti per la città di Polistena, durante la precedente gestione 2005-2010.
Cercando invano di recuperare terreno e credibilità in una nota il Pd ha ricostruito, ovviamente a suo comodo, alcune vicende del lungo e complesso iter amministrativo che ha riguardato l’apertura del cantiere di palazzo Sigillò da parte dell’impresa avvenuta nei giorni scorsi, spulciando le determine e gli atti, che in nome della trasparenza, tutelata dalla nostra Amministrazione, sono visibili a tutti sul sito comunale.
Francamente non abbiamo capito se il Pd, che non é mai intervenuto quando a risolvere i problemi erano i nostri uffici, sia felice o meno che finalmente questi ultimi siano stati risolti con l’avvio del cantiere, oppure auspica nefasti presagi, degni del Bernacca dei tempi migliori.
A parte la retorica spicciola, vogliamo rassicurare il PD che le procedure osservate, e a volte rettificate opportunamente, rappresentano la scrupolosa osservanza delle regole. Cosa questa, sconosciuta ad un certo superficialismo di cui gli esponenti del Partito Democratico in questo momento sono i maggiori rappresentanti ad ogni livello. Ogni incarico conferito su Palazzo Sigillò, ogni gara effettuata anche per l’affidamento dei servizi, ogni parere rilasciato risponde al rispetto della legge sugli appalti. Gli incarichi affidati a tecnici dipendenti della pubblica amministrazione hanno consentito sia di risparmiare, sia di abbattere i tempi di alcune procedure, che malgrado tante difficoltà, a cominciare dall’acquisizione di alcuni particolari pareri come quello dell’ex Genio Civile, sono stati rispettati e forse anche anticipati.
Non vi sono state spese aggiuntive per noleggio di gru o altro, anche perché di proprietà dell’impresa.
Ci domandiamo invece se il Pd di Polistena abbia cambiato opinione su palazzo Sigillò. La domanda sorge spontanea, poiché all’epoca dell’Amministrazione Laruffa, proprio la maggioranza Pd aveva derubricato dalla propria agenda politica, la sistemazione di palazzo Sigillò, giungendo addirittura a restituire alcuni finanziamenti regionali finalizzati alla sua ristrutturazione, circa 300.000 euro. Epoche distruttive ormai tramontate dove vi furono pure tentativi di svendere il palazzo a privati.
L’idea di recuperare palazzo Sigillò e finalizzarlo, una volta ristrutturato, a Casa della Cultura, fu ripresa nel 2010 dall’Amministrazione Comunale Tripodi che lo ha inserito nel proprio programma quale punto strategico e qualificante per la valorizzazione della cultura a Polistena.
I cittadini ricorderanno invece che l’ostilità del Partito Democratico é proseguita piú avanti anche quando il Pd stava all’opposizione in Consiglio Comunale, che proprio per bocca dell’ex Sindaco, definiva il completamento del palazzo Sigillò un’opera irrealizzabile.
La caparbietà, la capacità, la tenuta dell’idea dell’Amministrazione Comunale hanno permesso dopo tante battaglie, di ottenere un finanziamento di 3 milioni che sommati al mutuo di 500.000 euro a bilancio comunale, consentiranno la realizzazione di un’opera importantissima, la seconda assoluta per valore di finanziamento ottenuto dal Comune nella storia di Polistena. Fosse stato per il Pd a quest’ora avremmo avuto un bene culturale come palazzo Sigillò in decadenza, che oggi grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale ed in particolare del Sindaco Michele Tripodi, si potrá invece ristrutturare e consegnare ben presto ai cittadini. Una ulteriore conquista per Polistena, che oltre ad accrescere in futuro l’offerta culturale, migliorerà la fruizione della biblioteca e del museo civico, inoltre porterá da subito economia, sviluppo e occupazione per almeno due anni.
Se non fosse che il partito Democratico (e reduci), é ormai diventato un partito evanescente, saremmo tentati a pensare che dietro i ritardi, ci sia proprio lo zampino di qualche anima bella che per vedere in difficoltà l’Amministrazione Comunale sarebbe pronta a vendere l’anima al diavolo, dimenticando che Polistena appartiene al popolo al quale si rivolge e risponde l’operato ed il comportamento di ognuno di noi. AVANTI POLISTENA!!!

Polistena lì 14/01/2018
GRUPPO CONSILIARE
AVANTI POLISTENA