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Gioia tauro, “La Commanderie” incontro dal tema”La via della seta per un nuovo risorgimento Meridionale”

Si è svolto mercoledì a Gioia Tauro nei locali de “La Commanderie” un importante incontro dal tema”La via della seta per un nuovo risorgimento Meridionale” che ha visto la prestigiosa presenza dell’ambasciatore Alberto Bradanini, del giornalista Giulietto Chiesa e del filosofo Diego Fusaro.
Presenti al tavolo dei relatori anche lo scrittore Francesco Toscano.
Ha moderato Nunzio Foti che, dopo i saluti istituzionali ha sottolineato che l’obiettivo dell’incontro è quello di delineare dei percorsi di sviluppo astratti che poi le migliori classi dirigenti locali saranno in teoria chiamati a tradurre in risultati concreti.
Subito dopo Francesco Toscano, ha detto che “mentre assistiamo al crollo del vecchio ordine mondiale senza che quello nuovo sia ancora effettivamente nato, il recupero di una parte così estesa, importante e abbandonata del territorio nazionale è questione non più rinviabile. Se il fine che siamo chiamati singolarmente e collettivamente a perseguire è quindi chiaro, meno definiti sono invece gli strumenti da utilizzare e i tempi di attuazione di una così ambiziosa prospettiva”.
Continuando ha detto:” Oggi Gioia Tauro è una città soffocata dalla presenza di una criminalità pervasiva, di fatto accudita felpatamente nel ventre di una borghesia mafiosa camaleontica, ipocrita e tentacolare.
Città che conosce livelli di povertà e disoccupazione intollerabili per gli standard del cosiddetto “mondo libero”, nonostante (o forse a causa?) la presenza sul territorio di una infrastruttura strategica come il Porto, che avrebbe dovuto garantire ricchezza e lavoro a beneficio dell’intera comunità e che invece ha tradito e frustrato le tante speranze irresponsabilmente suscitate.
Ma proprio perché ostaggio di una situazione così complicata e oggettivamente grave, la scelta di provare ad imporre un nuovo “Risorgimento Meridionale” proprio partendo da Gioia Tauro in particolare e dalla Calabria in generale assume un valore simbolico fortissimo
Se i nostri “buoni semi” attecchiranno adesso, anche dove il territorio è meno fertile, domani germoglieranno sicuramente dappertutto.
Dovremo quindi provare a scovare, far crescere e “armare culturalmente” uomini “nuovi”- che non significa giovani anagraficamente ma nuovi perché portatori di un messaggio nuovo- che accettino di dedicare le proprie energie all’impegno pubblico, vivendo la politica come “alta forma di carità che unisce in senso verticale a Dio e in senso orizzontale ai bisogni degli uomini” (Paolo VI)”.
Infine Toscano ha concluso dicendo:” In un primo momento, visto che le classi dirigenti non crescono sotto un fungo e non s’inventano da un giorno all’altro, sarà forse necessario che le migliori, più generose e lungimiranti personalità che l’Italia oggi esprime si impegnino direttamente, accompagnando anche fisicamente la costruzione e la preparazione di una élite politica e culturale in grado un domani di camminare sicura con le proprie gambe”.
Subito dopo il filosofo Diego Fusaro ha detto che le radici dell’Europa affondano nella grecità, ed è proprio da qui, dove ci sono le radici magno-greche che bisogna ripartire per rinascere.
“Occorre valorizzare questo punto strategico delle nostra cultura”.
A seguire il giornalista Giulietto Chiesa si è soffermato sulla crisi globale, non c’è più un partito, né un’organizzazione né una cultura comune.
E’ necessario creare una piattaforma difensiva parchè costruire la difesa del territorio è l’unica strada per rinascere.
“Il Sud deve diventare l’Italia”.
L’ambasciatore Alberto Bradanini si è soffermato sull’assenza di una prospettiva ideale.
Un filosofo francese ha detto che bisogna guardare la Cina per capire come siamo fatti noi.
La Cina ha inventato la burocrazia.
I funzionari dello Stato sono frutto di un percorso di selezione.
E’ importante che lo stato tuteli il nostro benessere.
Dopo l’intervento del Prefetto Antonio Reppucci, che ha rimarcato l’importanza di un cambiamento radicale nella città di Gioia Tauro; Francesco Toscano ha concluso l’evento annunciando la candidatura del filosofo Diego Fusaro a sindaco di Gioia Tauro.
Con il nome di Fusaro sono adesso i 6 i candidati che si contenderanno la vittoria alle elezioni della prossima primavera.
Avevano infatti già detto di volersi candidare Aldo Alessio, Nicola Zagarella, Raffaele D’Agostino, Lino Cangemi e Salvatore Nardi.
Caterina Sorbara