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Gioia Tauro Libera su tendopoli di San Ferdinando e vicenda De Masi

La seconda: Nino Demasi, il coraggioso imprenditore della Piana decide di porre fine alla propria esperienza imprenditoriale per “crimini di Stato”.
Le sue lunghe battaglie che lo hanno esposto sul piano umano ed imprenditoriale si scontrano con l’incapacità dello Stato di superarle pastoie burocratiche per  assicurare ai cittadini l’applicazione delle leggi.
Se a questo aggiungiamo la situazione di povertà, di miseria, di diseguaglianza presente nel nostro Paese e soprattutto nel nostro territorio, situazione fotografata dal gruppo Abele e da Libera nel dossier “Miseria ladra”, ai cittadini onesti non resta la disperazione  e l’amara conclusione che vivere onestamente sia inutile.
Come cittadino, referente di Libera e  a nome quindi di tutti coloro che si ritrovano attorno a questa realtà, ma anche come Sacerdote di una Chiesa povera e dei poveri, come la vuole il Vangelo e Papa Francesco, esprimo vicinanza concreta e corresponsabilità  a Demasi, ai  migranti  e a  tutti i cittadini a cui vengono negati i più elementari diritti e nel chiedere ad alta voce la presenza dello Stato sociale nel nostro territorio, invito tutti i cittadini onesti a non scoraggiarsi e ad andare  avanti insieme nel continuare ad alimentare giorno per giorno con il contributo di tutti, percorsi di giustizia. Don Pino Demasi, Referente territoriale di Libera