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Gioia Tauro Pesca frodo, sequestrati 50 pesci spada Trentacinque esemplari ancora vivi ributtati in mare

12 OTT – Continua l’attività alla pesca abusiva da parte degli uomini della Guardia Costiera di Gioia Tauro. Durante tutta la settimana, il Comandante Tomat ha predisposto una squadra di uomini e mezzi, formata di 2 pattuglie a terra dislocate sul lungomare della Tonnara di Palmi, e 2 motovedette che perlustravano lo specchio acqueo antistante, allo scopo di scongiurare e reprimere l’annoso fenomeno della pesca abusiva di pesce spada novelli, spadini, che come già detto, in questo periodo dell’anno, migrando nel mare mediterraneo, trovano un ambiente naturale per il ripopolamento. Questa forte iniziativa si è resa necessaria a causa dell’incoscienza e negligenza di alcuni pescatori di frodo che effettuano questo tipo di pesca illegale, in spregio alle vigenti disposizioni di legge in materia, Decreto n° 23657 del 26/09/2012 – Direzione Generale della pesca marittima. Durante la giornata odierna, gli uomini della motovedette hanno sequestrato numerosi attrezzi da pesca, 50 esemplari di pesce spada novello e deferiti alla Autorità Giudiziaria di Palmi alcuni pescatori. Nel corso dell’operazione, che ha colto in flagrante i pescatori di frodo mentre questi erano intenti a recuperare dal mare gli attrezzi con tutto il pescato, 35 esemplari di pesce spada novello, che erano ancora vivi, sono stati liberati in mare. Il depauperamento delle risorse ittiche coinvolge tutte le specie che vengono catturate più velocemente di quanto riescano a riprodursi, impedendo ad ogni tipo di pesce la possibilità di crescere e svilupparsi. Questo fenomeno negli anni produce un impoverimento del nostro mare con ripercussioni negative per l’intero comparto della pesca. Il comandante Tomat ha voluto ancora una volta ribadire che nei prossimi giorni i controlli saranno ancora maggiormente intensificati e sono mirati a salvaguardare il forte fenomeno di depauperamento delle risorse ittiche, causato da una eccessiva, irrazionale e, a volte illegale, attività di pesca. L’attività sarà costante e tenace, con tolleranza zero, non solo in mare ma anche a terra e non si limiterà solo ai pescatori ma anche agli esercizi commerciali e all’utenza, che acquistando specie ittiche di dimensioni inferiori a quelle consentite compie azioni penalmente rilevanti, incentivandone la cattura da parte dei pescatori di frodo. Il consumatore, secondo le nuove disposizioni dei legge, acquistando il novellame di pesce in genere e nello specifico del pesce spada, incorrerà in sanzioni penali, con l’auspicio che la mancanza di domanda da parte degli acquirenti ed i controlli di polizia operati lungo il territorio scoraggino tale fenomeno di pesca illecita a tutela delle risorse ittiche.