Nota stampa associazione lato 2

CITTANOVA – «Stiamo valutando se sussistono ancora le condizioni minime per la programmazione e la realizzazione del “Cittanova Tradizionandu Etnofest». Questa la comunicazione arrivata dal Direttivo dell’Associazione culturale “Lato2”, organizzatrice dell’evento, che ha voluto cristallizzare in un comunicato stampa le preoccupazioni per il futuro prossimo.

 

Troppe criticità – «Dopo anni di lavoro ed il tanto entusiasmo profuso – spiegano i responsabili di “Lato2” – dobbiamo prendere atto di alcuni fattori nuovi che minano la serenità e la fiducia degli associati in vista di un nuovo sforzo indirizzato alla realizzazione dell’ottava edizione del festival. Il “Tradizionandu” rappresenta un grande contenitore culturale e sociale per il panorama associativo calabrese, così come un’opportunità di sviluppo di nuove correnti artistiche e di interpretazione collettiva. Un evento sfaccettato, percorso da tensioni positive e voglia di riscatto, che ha fondato la sua stessa esistenza sul lavoro volontario e gratuito dei tesserati e dei sostenitori. Lo scorso anno, giunti alla settima edizione, abbiamo fatto un’analisi dei risultati raggiunti e, insieme, delle tante, troppe criticità. Non possiamo nascondere la nostra soddisfazione per quanto prodotto per il nostro paese e per l’intero comprensorio – puntualizzano – ma non è più possibile operare sul territorio e per il territorio in condizioni precarie e debilitanti come quelle registrate negli ultimi due anni. Le difficoltà sono enormi, e di carattere economico anzi tutto. Possiamo serenamente dire che, se non fosse stato per la grande sensibilità e partecipazione dei cittanovesi, questo festival non si sarebbe praticamente mai fatto. Ringraziamo il Comune di Cittanova per la fattiva e importante collaborazione, così come ringraziamo i nostri partner. Valuteremo se esistono ancora le condizioni per organizzare il “Tradizionandu”. Ma in questo momento – affermano – l’evento è a rischio, così come l’intero programma riguardante la produzione culturale promossa dall’Associazione».  

 

 

 

L’ufficio stampa