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Nota stampa, Circolo Armino sul piano strutturale del comune di Palmi

Appresi i contenuti della recente lettera (19 aprile u.s.) del Dipartimento Ambiente e Territorio indirizzata al Comune di Palmi, recante in oggetto la verifica di conformità e coerenza del Piano Strutturale Comunale e del Regolamento Edilizio Urbano con il Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico, il Circolo “A. Armino”, indirizza la seguente lettera aperta

 

Al Presidente della Giunta Regionale

Gerardo Mario Oliverio

All’Assessore alla Pianificazione Territoriale ed Urbanistica

Franco Rossi

e, p.c.,

Al Sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria

Giuseppe Falcomatà

 

 

 

 

Palmi, 4 maggio 2016

 

 

Gentili Presidente, Assessore, Sindaco,

 

il Consiglio Comunale di Palmi ha adottato lo scorso anno uno strumento urbanistico, il Piano Strutturale, che gli uffici regionali incaricati della verifica di conformità e di coerenza con i piani sovraordinati hanno bocciato (v. lettera prot. 302921 del 14.10.2015). Si apprende ora che gli stessi uffici, con nuova comunicazione al Comune di Palmi (v. lettera prot. 126748 del 19.04.2016), mentre insistono sul mancato rispetto di vincoli normativi e procedurali, riferiscono di precedenti osservazioni in parte accolte. Non risulta, tuttavia, che alcun atto, né di Giunta né di Consiglio, sia nel frattempo intervenuto. In particolare non si vede come possa essere stata accolta, senza rilievo pubblico, la prescrizione delle “informazioni dettagliate delle osservazioni e proposte pervenute e l’espressa motivazione delle determinazioni conseguentemente adottate”.

 

Per l’approvazione definitiva del Piano, anche secondo le ultime indicazioni regionali, si dovrà comunque procedere a modifiche e integrazioni sostanziali agli elaborati esistenti; in particolare:

 

  • il territorio comunale individuato come “Città del Turismo”, classificato nell’elaborato U. 19.2* come ambito agricolo e forestale, non può essere assimilato all’ATO “CT” rientrante tra gli ambiti urbanizzabili di cui all’art. 112 del REU e dovrà, pertanto, essere sottoposto alla specifica disciplina normativa di tipo agricolo e forestale;
  • nel territorio della Costa Viola in generale, ed in particolare nella fascia costiera naturale, dovrà essere inibita qualsiasi trasformazione e previste specifiche misure di salvaguardia e di utilizzazione, secondo quanto prescritto nel Tomo 4 “Disposizioni normative” del QTRP;
  • relativamente ai nuclei abusivi oggetto di richieste di condono non ancora definite, ricadenti all’interno dell’ambito urbanizzato, ATO “BR”, normati dall’art. 108 del REU, per i quali sono previsti specifici piani attuativi di riqualificazione, dovranno essere previsti specifici strumenti di pianificazione negoziata, secondo quanto disposto dalla normativa vigente in materia (ad es. PRU, RIURB, PRA etc). Per i singoli edifici non sanabili siano avviate le procedure per il ripristino dello stato dei luoghi, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente in materia;
  • per gli edifici esistenti ricadenti all’interno della fascia di rispetto del vecchio cimitero, se legittimi e/o regolarmente assentiti, dovranno essere previsti, nell’art. 123 del REU, esclusivamente gli interventi di cui al disposto dell’art. 338 T.U. delle leggi sanitarie, approvato con Regio Decreto 27 luglio 1934, n. 1265 e ss.mm.ii.;
  • le aree previste classificate urbanizzabili, ricadenti all’interno del Parco Fluviale del Petrace, dovranno essere escluse secondo quanto disposto dall’art. 12 c.5 lett.b delle “Disposizioni Normative” del QTRP;
  • le aree inserite nell’ATO di cui all’elaborato U. 20.2, ancora individuate all’interno dell’area demaniale ed indicate come sdemanializzate, dovranno a seguito della conclusione favorevole della relativa procedura, essere escluse dalle previsioni del Piano di Spiaggia approvato con Det. Dirigenziale n. 14 del 08.07.2010 Reg. n. 2162/2010 del Sett. n. 14 della Provincia di Reggio Calabria;
  • gli interventi isolati e/o insediamenti licenziati dall’UTC nelle more della redazione del piano, se regolarmente assentiti in conformità alla disciplina delle zone agricole, non necessitano dello specifico sottoambito “ET” così come riportato all’art. 114 del REU, in quanto già inseriti nella carta delle azioni di piano ed assetto strategico U. 19.2*, all’interno del macroambito agricolo e forestale;
  • non risultano individuate aree assoggettate ad usi civici o di proprietà collettiva di natura agricola o silvo-pastorale;
  • il REU dovrà, inoltre, specificare:
  • che gli ATO del territorio urbanizzabile potranno essere attuati, secondo le direttive di cui all’art. 20 lett. A, comma 1, delle “Disposizioni Normative” del QTRP, “… in via straordinaria e solamente dopo aver raggiunto gli obiettivi principali di sostenibilità riferiti agli ambiti urbanizzati …”;
  • le prescrizioni relative ai disincentivi economici per consumo di suolo nel territorio urbanizzabile (art. 20, lett. B);
  • La normativa relativa alle reti tecnologiche secondo gli indirizzi, direttive e prescrizioni dell’art. 15 delle “Disposizioni Normative” del QTRP.

 

 

Le condizioni poste dalla stessa Amministrazione Regionale difficilmente potranno essere soddisfatte.  In ogni caso comportano sostanziali modifiche agli elaborati di Piano che quindi, prima dell’approvazione, vanno sottoposti alle procedure di evidenza pubblica richieste dalle norme di riferimento alla partecipazione contenute nella stessa Legge Urbanistica Regionale (LUR). Anche per tali motivi desta stupore che, sia pure previo recepimento delle osservazioni formulate, si acconsenta all’approvazione del Piano senza un ulteriore passaggio di verifica da parte degli organi regionali. Tanto più in quanto l’attuale Amministrazione di Palmi si è già contraddistinta ed è nota alle cronache per il frequente mancato rispetto della normativa ambientale e per la disinvolta gestione delle autorizzazioni in molti casi già sanzionati dalle Autorità competenti, come per esempio nelle vicende del monumento all’emigrante in Villa Mazzini e dei lavori in corso sul Monte Sant’Elia.

 

Ricordiamo che, come contenuto in documenti già diffusi da questa Associazione e non contestati né smentiti da chicchessia, nel progetto di Piano Strutturale non viene rispettato il divieto assoluto di edificabilità nella fascia costiera interna ai 300 metri dal confine del demanio marittimo, si prevedono nuove aree urbanizzabili non giustificate da nessuna crescita demografica in atto, si genera ulteriore dispersione del tessuto urbano, non si interviene sull’abusivismo e i parcheggi necessari alla città sono localizzati in prevalenza fuori dal centro abitato. Sono stati, inoltre, documentati e pubblicamente denunciati, anche attraverso il mensile Azione Metropolitana, gli interessi privati di alcuni amministratori della Città e di alcuni tecnici incaricati della redazione del Piano. È stato anche provato il plagio, a danno di altre città, di intere parti della documentazione tecnica, come ad esempio il Regolamento Edilizio Urbano, per le quali sono state spese diverse decine di migliaia di euro delle pubbliche casse. Non risulta, infine, che agli elaborati di Piano siano state apportate le sostanziali modifiche già richieste nell’ottobre 2015 dall’Amministrazione Regionale.

 

Per tutte queste ragioni, in nome dei valori repubblicani di equità e giustizia, Vi chiediamo di intervenire con urgenza per ristabilire la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni ed impedire che l’uso distorto della pianificazione urbanistica comprometta definitivamente la bellezza dei nostri luoghi, prevedendo nuove verifiche degli organi regionali e metropolitani, prima della convocazione del Consiglio Comunale per l’approvazione dello strumento urbanistico.

 

Per meglio esporre l’opinione di questa associazione chiediamo alle Vostre Autorità un incontro urgente.

 

 

Distinti saluti.                                                                                  

 

 

                                                                                                           Circolo Politico Culturale “A. Armino”