Palmi: Il risultato elettorale tra luci ed ombre

Al termine di un’estenuante procedura si è, infine, conclusa la prima fase delle elezioni comunali nella nostra città e sono stati designati i candidati sindaci al turno di ballottaggio di domenica 25 giugno. Vogliamo, innanzi tutto, ringraziare i tanti elettori che hanno premiato il nostro progetto e hanno scelto i nostri candidati – primo fra tutti il nostro candidato a sindaco – anche quando non si riconoscevano nei valori di una sinistra plurale, laica, onesta, libera e moderna che noi vogliamo rappresentare.

Il risultato che ci viene attribuito ci colloca al terzo posto, ad una manciata di voti, appena 15, dal secondo dei candidati che andranno al ballottaggio. Nulla avremmo oggi da dire se le operazioni di voto e di scrutinio si fossero svolte con regolarità e ordinatamente. Purtroppo questo non è avvenuto. Le irregolarità sono state numerose e riscontrate in molti seggi elettorali: non corrispondenza tra schede ricevute e riconsegnate al termine delle operazioni, annullamento di voti validi, operazioni di scrutinio portate avanti ben oltre i tempi consentiti, errate verbalizzazioni. In particolare al seggio numero uno, l’imperizia inammissibile di un presidente di seggio ha lasciato fuori dal computo ben 41 voti espressi da altrettanti cittadini cui è stato così negato il diritto di far valere la propria opinione; e l’autodenuncia di un errore da parte del seggio sedici al completo, intervenuta molte ore dopo la conclusione delle relative operazioni, ha determinato la non rituale correzione dei verbali e dei risultati da parte dell’ufficio elettorale centrale. Nella impossibilità di azioni più rapide e incisive, annunciamo il nostro ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale. Vogliamo che venga accertata la reale volontà degli elettori espressa con il voto dell’11 giugno.

È emerso pure, con drammatica evidenza, quanto il voto risulti ancora troppo condizionato da logiche familiari e clientelari che non premiano la qualità delle proposte politiche e non portano a Palazzo san Nicola le migliori espressioni della città, la sola via per uscire dal degrado e dal sottosviluppo nel quale ci troviamo. La strada che dobbiamo fare è lunga ma il voto dell’11 giugno, la nostra affermazione elettorale sono un segnale chiaro di inversione di rotta. La nostra lista ha raccolto il suffragio di una parte importante dell’opinione pubblica più informata e attenta. Noi abbiamo il dovere di proseguire questa battaglia di progresso. La nostra rappresentanza in Consiglio Comunale, in continuità con quanto abbiamo fatto in questi anni – pure in attesa dei provvedimenti giurisdizionali che invochiamo – sarà perciò la voce forte della città che non si arrende, che chiede trasparenza, legalità, eguaglianza nei diritti e nei doveri civici, tutela delle risorse ambientali e del patrimonio culturale, sviluppo economico autentico e sostenibile.