Polistena, primo comune a piegare le multinazionali

Con sentenza n. 189/2018 il Tribunale di Palmi ha respinto il ricorso promosso dalla società Enel distribuzione spa, avverso l’ordinanza di ingiunzione del comune di Polistena, che intimava alla società Enel il pagamento della somma di 300.000 euro, dovuta per il canone patrimoniale concessorio non ricognitorio relativamente alle annualità 2013, 2014, 2015.
Il giudice ordinario ha tenuto conto dell’esito del precedente ricorso amministrativo proposto sempre da Enel al Presidente della Repubblica, che lo scorso anno ha definitivamente pronunciato stabilendo la piena legittimità del regolamento comunale istitutivo del canone approvato nel 2013 dal Civico consesso di Polistena.
Il comune di Polistena difeso in tutte le sedi dall’avv. di fiducia Rinciari Emilio Himmanuel, ora vanta nei confronti dell’Enel una somma che supera 500.000 euro in totale, per l’ammontare dei canoni non versati dal 2013 ad oggi. Stesso analogo credito è vantato nei confronti di altre società che utilizzano il sottosuolo delle strade comunali per erogare i propri servizi economici, con le quali sono, per l’appunto, pendenti altri contenziosi. Se varrà lo stesso principio giudiziale, come appare evidente, il comune dovrebbe procedere nel breve periodo all’incasso di somme per un credito complessivo maturato di oltre 1 milione di euro.
Una nuova vittoria, questa, che eleva l’operato dell’Amministrazione Comunale, la quale ha avuto il coraggio di sostenere in ogni sede, la legittimità del canone patrimoniale contrariamente a quanto non ci hanno mai creduto, e facendolo valere nei confronti dei colossi della grande distribuzione energetica e della comunicazione.
Finalmente non sono solamente i cittadini a pagare, nelle bollette spesso anche salatissime, ma pure le stesse multinazionali quando operano sul territorio per vendere i propri servizi.
Quantomeno a Polistena una grossa parte delle somme richieste agli utenti in bolletta, saranno restituite ai cittadini per finanziare nei bilanci comunali, servizi diversi per la popolazione.
Un altro precedente giurisprudenziale, questo, che ci rende orgogliosi, perché possiamo affermare senza indugio di essere la prima Amministrazione Comunale in Italia ad aver lottato con determinazione per raggiungere un obiettivo importante e concreto, aprendo la strada a tutti i comuni italiani a forme di finanziamento alternative a quelle dell’aumento delle tasse e dell’austerità. Diversamente i comuni nello stato in cui si trovano oggi, sarebbero altrimenti destinati ad essere schiacciati e soffocati dalle nuove regole di contabilità pubblica sempre più rigide.
Auguriamo che la nostra lotta politica e istituzionale contro le privatizzazioni dei servizi pubblici essenziali possa continuare con nuovi successi che, se ottenuti, faranno vincere i cittadini dinanzi alle ingiuste imposizioni, spesso prevaricazioni, delle multinazionali alla ricerca di profitti.
Ancora una volta a Polistena, Davide ha (ri)battuto Golia.

Polistena lì 23-02-2018

Per l’Amministrazione Comunale
IL SINDACO – Dott. Michele Tripodi