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Porto Gioia Tauro, i sindacati esprimono tutto il disappunto sulla operativita’ della “Gioia Tauro Port Agency”

In merito all’integrazione dell’ODG proposta dai rappresentanti dei lavoratori Daniele Caratozzolo e Salvatore Larocca riguardante il Comitato Portuale svoltosi in data odierna, le Segreterie Territoriali sposano in pieno le preoccupazioni dei firmatari del documento che qui riportiamo in forma integrale e da noi siglato, auspicando una immediata e responsabile presa di posizione delle istituzioni richiamate “Regione Calabria ed Autorità Portuale” al fine di risolvere al più presto la situazione di stallo in cui è naufragata la “Gioia Tauro Port Agency” ed avviare tempestivamente sia corsi di formazione e riqualificazione professionale per gli iscritti e sia per verificare e rendere possibili eventuali chiamate in servizio da parte dei Terminalisti Concessionari presenti nell’area portuale, in concreto n’è più e n’è meno gli scopi per cui l’Agenzia Portuale è stata istituita.

Tenuto conto dell’Accordo di Programma Quadro (APQ), siglato a Roma nel Luglio del 2016 presso il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, che prevedeva la costituzione dell’Agenzia per la somministrazione del lavoro portuale, si osserva che alla data odierna, se si escludono le adempienze di carattere amministrativo che hanno salvaguardato l’aspetto della continuità salariale, detta Agenzia non ha prodotto “operativamente” i risultati attesi; nel concreto, non è stata “somministrata”, a distanza di 10 mesi dalla sua costituzione, neanche una giornata di lavoro. Tale situazione di fatto si è originata, da un lato, a causa dell’ulteriore contrazione dei volumi dei containers movimentati da parte del terminalista Medcenter Container Terminal SpA, dall’altro per motivazioni da approfondire che portano l’altro terminalista ATGT, nonostante un significativo aumento delle proprie attività, a non rivolgersi ancora oggi all’Agenzia per la somministrazione del lavoro portuale. Per tali motivazioni e per la necessità di dover avviare anche precisi percorsi di riqualificazione del personale confluito in Agenzia, come espressamente previsto dall’APQ su citato e come più volte sollecitato dai sottoscritti al rappresentante della Regione in Comitato Portuale, si richiede un urgente incontro di merito con le strutture preposte della Regione Calabria e l’Autorità Portuale, al fine di definire un programma di formazione mirato alla creazione delle necessarie figure professionali in grado di poter essere reimpiegate nel costituendo Gateway Ferroviario, presso il Bacino di Carenaggio, su cui Regione Calabria ed Autorità Portuale hanno già investito ingenti risorse economiche o, nella stessa ATGT che, come su detto, nei mesi scorsi ha registrato un corposo aumento delle proprie attività e potrebbe da subito utilizzare il personale dell’Agenzia.
Occorre delineare nell’immediato un programma serio di rilancio dello scalo gioiese, che non può prescindere dal reimpiego del personale dell’Agenzia nelle attività già presenti nei due terminal ed in quelle di futura costituzione. E per tale motivo occorre un investimento concreto ed immediato in formazione e riqualificazione, per fornire al personale dell’Agenzia una seria prospettiva per il proprio futuro lavorativo. Inutile dire che in assenza di segnali significativi la gestione del personale della Port Agency potrebbe complicarsi, visti i segnali di delusione e frustrazione diffusa.
A tal fine, come è stato richiesto durante l’odierno Comitato Portuale, ci rendiamo disponibili ad attivate un tavolo di confronto con Autorità Portuale, Agenzia per il lavoro e terminalisti al fine di analizzare le cause che hanno portato a tale situazione di stallo relativamente ai richiami in servizio nel tentativo di rimuoverle sempre nel rispetto delle normative e dei diritti dei lavoratori.

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D. Laganà A. Sigilli F. Cozzucoli V. Malvaso