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Rosarno. Sindaco Tripodi: ”Nessun silenzio inquietante rispetto all’incendio nell’area del parco Medma”


Questo incendio e’ l’ennesimo danneggiamento che il patrimonio comunale subisce e segue un altro di minore entità verificatosi alla fine di luglio, in pieno giorno, anche questo segnalato e denunciato. Cosi come sono stati denunciati gli atti vandalici e l’incendio al bene confiscato.
Non “gridiamo” di essere sotto attacco ma continuiamo questa volta si’ in silenzio a svolgere il nostro lavoro.
I consiglieri sanno che le competenze sul Parco sono di tre enti: Sopraintendenza, Provincia e Comune.
Il comune, come ogni anno, dietro l’autorizzazione della Sopraintendenza si occupa dell’ordinaria manutenzione, regolarmente avvenuta.
Nel corso dell’anno ha promosso una serie  di iniziative per il suo utilizzo, attraverso anche Legambiente e le associazioni cittadine. Ha sollecitato la provincia per l’attuazione della gara d’appalto per il Parco Archeologico e la Sovraintendenza per l’acquisto delle vetrinette espositive  del Museo. Purtroppo qualche giorno fa la dott.ssa Bonomi  ci ha comunicato che la gara e’ andata deserta perché i prezzi non sono stati considerati remunerativi.
Si e’ svolto un incontro con il professore Settis che ha gentilmente offerto la propria disponibilità per il rilancio di una campagna di scavi nell’area, con l’interessamento del Professor Paoletti.
Ma questo non importa ai consiglieri di minoranza Grande Sud e Scopelliti Presidente che guidati dall’avvocato Saccomanno nella duplice veste di Presidente dell’associazione Citta’ del Sole e candidato a sindaco sconfitto, diramano, dopo ben venti giorni dall’incendio,  un comunicato che ha il solo scopo di denigrare, usando l’appellativo di sindaco etichettato antimafia e accusando l’amministrazione di ignoranza e di mancanza di legalità. 
Troppo facile replicare da che pulpito viene la predica.
Stiano tranquilli il disprezzo che trasuda dal loro comunicato e’ paragonabile solo alla pochezza dei contenuti e dei dati riportati; come al solito si mistificano responsabilità e competenze (Provincia e Soprintendenza).
La cultura, quella vera, e’patrimonio di ciascuno di noi, non servono patenti date in circoli ristretti o autoincensamenti sui giornali, chi non e’ colto non lo sarà mai.
Quanto alla legalità, parlano i fatti e non i proclami e la mia Amministrazione ha fatto e continua a fare, senza tirarsi mai indietro.
Spiace che questa attività non sia condivisa da tutti i Consiglieri comunali che “amano Rosarno” a convenienza e che nell’elite culturali frequentate disconoscono i loro natali.