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Rosarno, risposta di Papasidero a Bottiglieri e Scandinaro

Mi sembra doveroso ed opportuno rispondere alle polemiche che negli ultimi giorni hanno animato i social e le testate giornalistiche e che hanno buttato fango sulla mia persona e sulla sinistra storica di Rosarno.

Innanzitutto mi preme evidenziare come il mio precedente comunicato, lungi dall’essere uno sterile attacco personale a persone o fatti, ha solo voluto chiarire pubblicamente a chi condivide e non, gli ideali di sinistra, le motivazioni che hanno determinato l’assenza di una lista di sinistra in questa tornata elettorale.

Tuttavia le ultime operazione mediatiche, oltre che tradire un onesto e leale compagno, hanno tradito un progetto e un’idea di sana amministrazione, scevra da servilismi di qualsiasi genere e frutto di impegno e sacrificio comune per il bene della nostra città.

Con la campagna denigratoria nei miei confronti e degli altri compagni, avrete pensato di poter “distrarre “la cittadinanza e non solo quella di sinistra, da una delle più meschine mosse politiche, che rovescia vecchi schieramenti, e che rappresenta l’ennesimo esempio di quel cinismo politico che scoraggia tanta brava gente ad entrare in politica e a credere nella politica.

A voi Bottiglieri e Scandinaro, che dovreste rappresentare il futuro della sinistra rosarnese, chiedo se questo è l’esempio che volete dare ai giovani compagni…

 Io, per mia fortuna, non sono stato mai un servo di nessuno se non della mia integrità morale,  e ciò che mi rincuora e che né io, né i veri compagni di sinistra lo saranno mai e le logiche di rinnovamento politico, a cui con fierezza vi appellate, altro non sono che il risultato di accordi  il cui interesse collettivo fa da eco alle solite banali frasi e slogan politici ed elettorali, che passano dalla sottile denigrazione, al subdolo discreditamento, vivendo ancora nell’illusione di aver di fronte una platea ignorante e abbindolabile.

 Chi mi conosce sa benissimo che sono soltanto un uomo un COMPAGNO che ha messo a disposizione la propria esperienza VISSUTA DIRETTAMENTE SUL CAMPO con 50 anni di militanza politica accanto agli altri COMPAGNI insieme ai quali sia nella vittoria che nella sconfitte ci siamo sorretti a vicenda senza per questo passare al migliore offerente.

Ricordo a Scandinaro e Bottiglieri i quali oggi rievocano gli anni 80 senza sufficiente cognizione degli avvenimenti, ma solo per sentito dire, , che allora come oggi noi compagni della sinistra storica di Rosarno, le vicende storiche e politiche le abbiamo vissute da protagonisti,  e proprio a difesa della libertà  ed uniti da una lungimirante determinazione, siamo riusciti  a dare forza, riscatto sociale e soprattutto libertà democratica ai lavoratori rosarnesi.

Oggi il piatto è stato a voi servito già pronto…. E se un torto A PAPASIDERO deve attribuirsi  è quello di aver  consegnato il testimone proprio nel rispetto di quel turnover fisiologico a chi pensava potesse portare avanti quei valori di integrità morale e politica e che invece, a conferma di quanto da molti sostenuto, si sono rivelati inaffidabili.

Il titolo del vostro intervento poi è ancora più significativo di quanto da voi creduto Il problema di Papasidero e compagnia, oggi sta proprio nel fatto che i compagni di SxR non hanno voluto lui come padrone”

Beh… non ritenevo di esercitare un tale potere anche perché già in passato e per più volte consecutive avete liberamente scelto altri padroni …. Appoggiando uno schieramento politico piuttosto che un altro, a seconda della direzione del vento più forte …. E non essendo iscritti a nessun partito politico oggi contate tre differenti padroni uno alla provincia, uno alla Regione e uno a Rosarno …. e non sono io …

Ricordando al sig. Giuseppe Scandinaro come sia stato egli stesso l’artefice della propria disfatta politica in occasione delle elezioni provinciali 2011.

Infatti, mentre all’ interno della coalizione che aveva vinto le comunali del 2010, si lavorava per la scelta di un candidato comune che potesse far convergere  verso un unico obiettivo le varie forze politiche di centro sinistra, senza escludere la sua persona, Scandinaro oggi come allora trovava anzitempo altri apparentamenti,  ed in particolare decideva di concorrere alle elezioni con gli esponenti dell’allora rifondazione comunista, obbligando gli altri partiti della allora coalizione a correre autonomamente con il proprio candidato.

A riprova della genuinità delle mie scelte ho chiesto a Bottiglieri, ex presidente del consiglio comunale, la sua disponibilità a candidarsi a sindaco, non perché pensassi a lui come un agnello sacrificale, anche se da questo punto di vista la condivisione di scelte a volte comporta qualche sacrificio,  ma perché credevo nella unicità di un progetto politico.

Come lo è stato per me alla fine degli anni 80 quando i compagni del partico comunista hanno indicato in una coalizione di psi e dc il sottoscrtitto, giovane militante della sinistra, quale vicesindaco, in uno dei periodi più bui della storia rosarnese, quando i consiglieri del PCI erano solo in 5 su 30, lavorando bene e  passando alle legislatura successiva 9 consiglieri.

Ma dato  gli attuali avvenimenti sono felice del tuo rifiuto. I fatti oggi dimostrano come ciò sarebbe stata una sconfitta, rendendomi conto che la coerenza politica è per pochi.

A tal proposito vorrei ribadire come nella prospettiva di un rinnovamento politico abbiamo cercato di affidare quei valori di sinistra a due giovani che da soli hanno creato il vuoto intorno a loro. Io sono sempre vicino ai miei Compagni di vita e di storia, i valori ci accomunano oggi come nel passato, siete stati Voi i nuovi volti della sinistra a creare il vuoto intorno a voi. Che fine hanno fatto i giovani dell’ARCI ?

E a te Bottiglieri che ti sei seduto ai vertici della rappresentanza istituzionale nella qualità di presidente del consiglio comunale per quasi 5 anni, quali e quante iniziative hai assunto a favore dei giovani, nonostante i ripetuti solleciti da quelli che tu definisci i Vecchi della politica di sinistra.

Inoltre vorrei sottolineare come non ho mai strumentalizzato il nome del Compagno Giuseppe Valarioti, anzi nel rispetto della sua persona mi sono sempre astenuto dall’evocare la sua memoria, e nel rispetto di ciò che lui è stato per me e per tutti i compagni, ho sempre continuato a svolgere la mia attività politica all’interno della Casa del Popolo, all’insegna dei principi di legalità trasparenza e coerenza che ci hanno accomunato negli anni di militanza insieme

Alla ex segretaria del Pd Mancuso lascio il piacere di rimanere nell’immaginario collettivo come colei che ha candidato a sindaco Elisabetta Tripodi, e che nella pratica a disfatto il PD rosarnese.

Io invece vivo nella storia della politica rosarnese, ed i fatti parlano chiaro.

Concludo ribadendo ancora una volta che la storia politica e amministrativa di Rosarno ha bisogno della sinistra per Governare e auspico per il futuro che la SINISTRA ed il PD rosarnese possano ancora una volta unirsi in virtù di quei sani principi che ci hanno legato nelle passate amministrazioni, per il bene di Rosarno.

 

Firmato GIUSEPPE PAPASIDERO