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Taurianova, gli slogan populisti della campagna elettorale del Sindaco Scionti ad oggi sono rimasti tali.

E non poteva essere diversamente. Se ci si fosse fermati soltanto un attimo a esaminare, uno a uno, gli scaltri mercenari della politica autoctona che ordivano le trame all’interno della coalizione “Taurianova Cambia” per apparecchiare la tavola ad un soggetto “nuovo” e semisconosciuto, si sarebbe capito, da subito e indubitabilmente, che non si stava realizzando niente buono per la collettività taurianovese; anche perché la mistificazione capziosa messa in atto per carpire la buona fede degli elettori, presentando in un contesto marcio una persona “apparentemente avulsa” dalla politica politicante, non era sufficiente a rendere credibile la pretesa di un cambiamento puramente illusorio: e così è stato, niente è cambiato!

Sopraffatto dai sensi di colpa e dalla coscienza sporca per aver scientemente snaturato il programma elettorale e tradito chi lo aveva votato, oggi pentito amaramente per avergli dato fiducia; pressato, inoltre, dalle incalzanti necessità “politiche” di amici e compagni di merenda; il Sindaco del cambiamento – l’uomo che proclamava di voler cambiare il modus operandi della politica – è andato alla deriva in un mare poco trasparente, popolato da inadeguatezze strutturali, contraddizioni, promesse e cambiali elettorali.

Per non annegare in questo mare, agitato da una crisi politica e numerica che lo stava trascinando a fondo, sbracciandosi e annaspando, ha mostrato, sotto quell’apparenza sottomessa da ingegnere idraulico, la sua vera essenza di mestierante della politica più becera, che si nutre di autoreferenzialismo e poltronismo.

Nella sua avidità di autoconservazione politica è andato incontro ad una mutazione antropologica che ha cambiato i suoi orizzonti valoriali originari, semmai li abbia avuti, tanto da indurlo a ricorrere a tutti gli espedienti possibili e immaginabili per rimanere incollato alla poltrona, trasformando il Consiglio comunale nel mercato del voto: “DOS TU DES” (do perché tu mi dia qualcosa in cambio).

Lo scabroso mercimonio ha fatto incontrare le velleità di potere di chi non è avvezzo alla coerenza e alla decenza, e utilizza neologismi e nuovi costrutti per camuffare i fini utilitaristici delle recenti operazioni di Realpolitik di scuola fantozziana.

In quest’ottica, dopo aver utilizzato per lungo tempo, in comodato d’uso, la stampella del consigliere Rocco Sposato per la sopravvivenza precaria del suo mandato, il Sindaco Scionti, di concerto con il consigliere Nino Caridi, ha dato il via all’operazione “SALTO DELLA QUAGLIA”.

Un’operazione ignominiosa, raccontata in modo favolistico attraverso un documento politico della coalizione “Taurianova Cambia”, letto senza la minima vergogna dal Sindaco Scionti, nell’ultimo Consiglio comunale, per giustificare la migrazione di Nino Caridi dai banchi dell’opposizione a quelli della maggioranza. Dal documento emerge che la transumanza del consigliere Caridi eletto nella coalizione “Innamorati di Taurianova” rientra in un «percorso di ‘SINTESI PROGRAMMATICA’ con chi ha dimostrato di volere il bene della città.» (Da oggi in avanti, grazie ai sofismi del Sindaco Scionti, Il trasformismo cinico e triviale, e il mercato dei mercenari della politica si chiamerà “SINTESI PROGRAMMATICA”, NdR).

Nel tentativo di arrampicarsi sugli specchi, per motivare il passaggio del consigliere Caridi, dal documento politico, letto dal Sindaco del cambiamento in un clima di lucida follia, sono affiorate considerazioni allucinanti e antidemocratiche, che da un lato intendono circoscrivere artatamente la legittima e necessaria azione politica delle opposizioni in semenzai disseminati di beghe, ripicche, contrapposizioni personali, vendette e ritorsioni; mentre dall’altro lato vogliono far credere che la “sintesi programmatica” con Alternativa Popolare e con il suo rappresentante Nino Caridi, sia basata sulla condivisione di alcuni punti focali, tra cui il sostegno ai giovani ed ai professionisti taurianovesi, dimenticando che gli affidamenti diretti sono stati dati a tecnici “stranieri”: Convenzione con il dipartimento dArTe dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, per esempio (rescissa nei primi giorni di giugno 2017 perché, ictu oculi, illegittima, in quanto contraria al Nuovo codice degli Appalti, decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50. L’atto indebito è emerso grazie alla nostra tenace e incisiva azione di vigilanza della legittimità degli atti, estrinsecatesi con l’interpellanza al Sindaco, protocollata in data 17 novembre 2016).

Il documento politico si conclude con l’impegno che Alternativa Popolare, e di conseguenza Nino Caridi, «avrà responsabilità nell’organo esecutivo istituzionale» lasciando intendere, tra le righe, che l’accordo politico di “sintesi programmatica” PER IL BENE DI TAURIANOVA si estrinsecherà sostanzialmente nel più venale e prosaico “DOS TU DES”, con la concessione a Nino Caridi, o ad un soggetto da lui indicato, del quinto assessore o, in alternativa, di uno dei due collaboratori di “alto profilo” dell’ufficio di staff del Sindaco Scionti.

Sta di fatto che il patto “per il bene di Taurianova” edificato sulla condotta liquida (origine dei continui mutamenti) del consigliere Caridi, ha ridato i numeri sufficienti al Sindaco Scionti per proseguire a recare nocumento alla collettività taurianovese, come in occasione del Bando Periferie: un progetto che poteva dare una boccata di ossigeno all’economia depressa della nostra Città, naufragato per il disinteresse e la manifesta incapacità politica del nostro Sindaco e “rappresentante di punta” nel Consiglio Metropolitano, che ha fatto sì che Taurianova venisse esclusa dai finanziamenti, tagliando le gambe alla possibilità di ripresa e sviluppo di un territorio oramai in preda al completo abbandonato.

Per non parlare dei pasticci amministrativi che hanno determinato la bocciatura della Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per la Calabria, del piano di riequilibrio finanziario pluriennale del comune di Taurianova, avendo valutato lo stesso non congruo ai fini del riequilibrio finanziario. La delibera di bocciatura, emanata della Corte dei Conti, depositata in segreteria il 21 giugno 2017 e acquisita agli atti dell’Ente il 23 giugno 2017, è stata tenuta nascosta, tant’è vero che, nell’ultimo consiglio comunale tenutosi in data 31 luglio 2017, il Sindaco e i suoi sodali non hanno ritenuto opportuno informare né i consiglieri né i cittadini presenti; anche perché un’altra priorità istituzionale, che spiccava in agenda, meritava la precedenza: L’ARRUOLAMENTO DEL TRANSFUGA Nino Caridi.

Concludendo, una gestione politica disastrosa tenuta in piedi da un patto scellerato su base opportunistica, tipico dell’ipocrisia e del doppiopesismo della sinistra italiana, che a parole si erge a detentrice del primato morale, ma che nei fatti incarna un’immoralità indecente e svergognata.

I consiglieri comunali del gruppo consiliare “Direzione Italia – Innamorati di Taurianova”

Roy Biasi

Maria Teresa Perri

Marianna Versace

Raffaele Scarfò