La solidarietà di Oliverio ai gestori del “Green Village” di Sibari

Ferma condanna del presidente della Regione, Mario Oliverio, del vile attentato incendiario compiuto la scorsa notte da ignoti ai danni del complesso “Green Village”, una delle strutture turistiche più importanti della costa sibarita, con circa 1200 posti letto ed in cui, durante la stagione estiva, lavorano circa 200 operatori.

Appena appresa la notizia, il presidente Oliverio ha sentito telefonicamente il sindaco di Cassano allo Jonio, Gianni Papasso, pregandolo di trasmettere i propri sentimenti di solidarietà e vicinanza ai gestori del complesso turistico e a quanti lavorano in esso.

“Ancora una volta –ha detto Oliverio- siamo di fronte all’ennesimo tentativo violento e ricattatorio di colpire l’imprenditoria sana, che opera ed investe per la crescita di questa regione e non accetta in alcun modo di subire ricatti o di accedere a richieste intimidatorie di nessun tipo.

Per quanto ci riguarda continueremo a stare al fianco di questi imprenditori con ogni mezzo e attraverso tutte le forme e gli strumenti consentiteci dalla nostra attività di governo regionale, intensificando ulteriormente il nostro impegno per l’affermazione della regole a difesa della legalità e contro ogni forma di malaffare”.

“Nel rinnovare solidarietà e vicinanza a quanti lavorano ed operano in condizioni difficili -ha aggiunto Oliverio- rivolgo loro, ancora una volta, il mio appello accorato a resistere e a non mollare. I calabresi hanno finalmente capito che è giunta l’ora di mettere la parola fine alla lunga serie di intimidazioni e di attentati che si sono verificati nel corso di un lungo periodo di tempo e sono pronti a reagire con determinazione e coraggio contro ogni forma di cultura violenta e mafiosa che, per troppo tempo, ha infangato l’immagine della nostra terra, costringendola a stare ai margini della crescita e dello sviluppo”.

“Sono sicuro, infine –ha concluso il Governatore della Calabria- che presto i colpevoli di questo nuovo, vile attentato verranno individuati e assicurati alla giustizia”.