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Eccellenza calabrese: caduta di stile del direttore generale della Vibonese, Danilo Beccaria.

La dirigenza della US Palmese respinge con forza le illazioni esternate nei giorni scorsi dal direttore generale della Vibonese, Beccaria nel corso di un’intervista radiofonica concessa a un’emittente locale e, successivamente, riprese dagli organi di stampa e inerenti presunte “fortune” arbitrali che avrebbero favorito la società neroverde. In merito, il presidente Pino Carbone ha inteso intervenire replicando alle assurde dichiarazioni del sopracitato Beccaria non per mero spirito di polemica ma al fine di preservare il buon nome ed il prestigio della squadra che rappresenta e, soprattutto, di difendere l’integrità di un progetto portato avanti con tanti sacrifici e dedizione. “Dispiace leggere certe affermazioni di un esperto “professionista” che si appella a scuse inqualificabili – ha commentato Carbone. Chi pensa che la Palmese sia una squadra “aiutata” commette un grave errore e dimostra di avere una cultura sportiva dilettantistica e priva di stimoli importanti per poter partecipare al necessario cambiamento dello sport calabrese e, in modo particolare, del calcio calabrese. LA PALMESE C’È ED  È PRONTA! – ha rimarcato il numero uno neroverde. Già da due anni ha iniziato questo percorso di rinnovamento con due obiettivi nobili e chiari: 1) creare rapporti costruttivi con le Istituzioni calcistiche calabresi ovvero Lega e Settore arbitri; a tal proposito è da tempo che chiediamo maggiore attenzione dal settore arbitrale ma le nostre critiche sono esclusivamente costruttive. Noi non crediamo nella malafede arbitrale anzi: il settore arbitri calabrese è giovane e va aiutato a migliorare. Da qui a dire che un arbitro volontariamente aiuta una qualsiasi squadra è da irresponsabili – ha evidenziato ancora Carbone, aggiungendo: Beccaria farebbe bene a contare fino a dieci prima di fare affermazioni gratuite; 2) tutelare i calciatori dilettanti (quelli seri) e noi li tuteliamo trasferendogli certezze e tranquillità per il loro presente e per il loro futuro. I calciatori non sono animali da scambio e pertanto qualcuno potrebbe anche evitare di disturbare i nostri ragazzi con promesse e denigrazioni allarmistiche. I ragazzi che giocano nella Palmese sono stati scelti non solo per il loro valore tecnico ma anche e soprattutto per la loro serietà prima di uomini e poi di atleti! Anche in questo caso – ha concluso il presidente – si dimostra la pochezza di chi continua ad operare nel calcio con i compari ed i comparati”. La dirigenza auspica inoltre un cambio di passo e uno sforzo da parte di tutti gli attori principali affinché si evitino sterili discussioni che, di sicuro, non possono far altro che male ad una realtà, quella del calcio dilettantistico, già afflitta da ben altre e complesse problematiche, da tempo in attesa di valide soluzioni.