Scopelliti va a Roma per presentare “L’area grigia della ‘ndrangheta”


Al convegno cui hanno preso parte magistrati e studiosi, il professor Enzo Ciconte, esperto di fenomeni criminali ha messo in guardia: “O la politica si decide a liberare il campo dei rapporti con la ‘ndrangheta, o la Calabria sprofonda”. Ma l’area grigia non è solo al Sud: “Nell’ultimo anno sono emersi anche nelle regioni del Nord rapporti di interesse”. Un passo in avanti per le organizzazione criminali, rafforzate dalla crisi, come ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Lucio Dattola: “E’ un momento di assoluta difficoltà e se mal gestita la Calabria potrebbe fare passi indietro”. “Le fonti di approvvigionamento della ‘ndrangheta non si sono inaridite – ha detto – perche’ i grandi appalti ci sono ancora e le mazzette sugli appalti continuano, così come continua il commercio di cocaina”. “La criminalità inquina e impoverisce il territorio”, ha aggiunto, ma colpisce come secondo un’indagine della Camera di Commercio, citata nel volume, il 92% degli imprenditori dichiara di non essere mai stato colpito direttamente dalla ‘ndrangheta: un dato che nega la realta’, a conferma dei timori e del muro di omertà.
“Esiste un sistema osmotico tra ‘ndrangheta, istituzioni e mondo degli affari – ha detto Ottavio Sferlazza, procuratore reggente della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, che ha rilevato ”l’incapacità delle istituzioni che in un passato recente hanno accreditato le mafie come istituzioni in grado di dare occupazione”. “La battaglia – ha concluso – può essere vinta con la crescita culturale complessiva delle istituzioni”.