Taurianova si Prospetta la Chiusura del Centro di Dialisi

di contenimento, per evitare la dialisi, guidato ed assistito dai Sanitari dell’Ospedale Riuniti,  reparto nefrologia, di Reggio Calabria, inevitabilmente,  entrai  in dialisi. Il periodo precedente a questo evento mi aveva portato, quasi, alla depressione più buia. Il reparto Dialisi di Taurianova  –  unica struttura di assoluta efficienza rimasta in vita,  in quel che fu il glorioso Ospedale Civile” Principessa di Piemonte” di Taurianova  –  mi accettò e come per magìa, subito, dopo il colloquio con il dirigente responsabile preposto alla struttura, il Dott. Vincenzo Bruzzese,  Medico di notevoli  capacità professionali ed umane, presentato ai  “colleghi” pazienti, fui accolto con tante attenzioni e calda umanità al punto tale che, in ogni seduta dialitica diventava un piacere colloquiare con il team di medici ed infermieri volto all’ottimizzazione della cura del paziente … , medici e pazienti, con i quali si instaurava un rapporto familiare e coinvolgente, assistiti  dalle affettuose  premure degli infermieri  e dalla costante presenza  di  almeno un medico sempre attento a tutte le richieste.  Guidato dalla coordinatrice del centro signora Marianna Alviano  e dal referente settore trapianti, Dott. Francesco  Retez  –  medico preposto alla complessa fase propedeutica per l’inserimento del paziente in dialisi nella tanto agognata lista di attesa attiva per ricevere il trapianto del rene (LAT)  –  fui sottoposto ad una serie di analisi, visite, radiografie e valutazioni e, una volta predisposta la documentazione tutta inviata, tempestivamente, al Centro per il Trapianto di rene dell’Ospedale Civico di Palermo Arnas  ”Di Cristina” Benfratelli,  lì fui ancora visitato e ritenuto idoneo, sono stato trapiantato, in quel di Palermo, con un rene  in piena funzione, il giorno stesso del mio inserimento in lista di attesa. Solo dopo sette mese di dialisi e solo dopo un giorno di attesa dall’inserimento in lista (LAT)!  E’ bene considerare che le persone in emodialisi ricevono il rene per il trapianto dopo lunghi anni di attesa o forse mai; se questo non è un record  vuol dire che sono stato miracolato. Quindi,  sono  stato avviato, dal “Centro Trapianti Di Cristina”,  Arnas,  di Palermo, al centro dialisi di Taurianova, per le necessarie ed indispensabili cure  post-trapianto, del  Dott. Bruzzese. Queste cure sono necessarie anche per  tutti  gli altri pazienti che gravitavano nell’unità operativa di emodialisi di Taurianova e che sono stati, come me, trapiantati. L’ottimo lavoro dei medici di Taurianova,  (quattro i medici preposti nell’Unità di dialisi  i dottori  Vincenzo  Bruzzese, Francesco  Barbalace, Francesco  Retez , Placido  Orlando) all’evidenza dei fatti, fin quì accaduti, non sempre è supportato dai Sanitari delle strutture ospedaliere di riferimento.

 

L’Unita Operativa Centro Dialisi di Taurianova è stata inaugurata nel  2000, conseguendo un  crescendo di successi passo dopo passo, fino ai riconoscimenti  fino ad oggi maturati, quindi, una struttura che funziona, un lavoro svolto con tanto amore ed attenzione dai preposti, perché la si vorrebbe  trasferire in zona  geograficamente decentrata e perciò disagevole per i pazienti che, giornalmente, sono sottoposti a terapia dialitica o controlli; tenuto conto che i pazienti  in trattamento dialitico nell’Unità Operativa di Taurianova sono 48, ma tanti altri ancora bussano alla porta, per ricevere le necessarie cure dialitiche, poiché considerano questa struttura, non un “problema da risolvere”, ma un’opportunità che va difesa  e tutelata, un  “valore aggiunto”, nella  scellerata condizione in cui versa la sanità nella Piana di Gioia Tauro, considerazione che il centro dialisi di Taurianova si è guadagnato nei tanti anni di lavoro, di impegno e abnegazione da parte di tutti gli addetti, sin dalla sua nascita, che risale all’anno 2000, quando venne inaugurata una nuova, bella e accogliente struttura realizzata con criteri moderni; più di 30 quelli in trattamento aferetico (la donazione selettiva di  emocomponenti ottenuta mediante l’utilizzo di un separatore cellulare), molti i pazienti in conservativa e numerosi i trapiantati che, quotidianamente, raggiungono il centro per ricevere assistenza medica, considerata la fiducia che, i diversi centri trapianto in Italia, hanno nella struttura taurianovese. Numerosi sono poi gli ammalati che necessitano del servizio ambulatoriale e di analisi.  Tuttavia, strane voci sembrano giungere dalla sede centrale e da ambienti politici, circa  La paventata chiusura, per un accorpamento in altra sede, che  causerebbe la dispersione di questo grande patrimonio, di questa area di sanità che, finalmente, funziona:  “un’oasi di efficienza in un deserto di  nullità” che solo chi, come me, è stato sottoposto a dialisi, ha conosciuto ed apprezzato, paradossalmente, in modo felice e sulla propria pelle, la bontà di questo indispensabile centro di eccellenza.

Pino Pardo,  commercialista in Varapodio (RC), in dialisi per sette mesi ed ora trapiantato