SESTA DOMENICA DI PASQUA
Gv, 14
“… RESTA CON NOI, SIGNORE, PERCHÉ SI FA SERA“
Anche in questa domenica, il vangelo ci conduce nel cenacolo, luogo e momento essenziale per la nostra vita, da vivere come cristiani.
Gesù, Maestro e Signore, dandosi come “pane da mangiare, istituisce l’Eucarestia, sacrificio, cibo e presenza reale, per restare con noi, nei secoli, esortandoci: “fate questo in memoria di me“.
Ma, come descrive il Vangelo, in questo momento solenne che ha “desiderato” vivere con i suoi discepoli, Gesù affida loro ed all’umanità intera, Il suo testamento, prima di recarsi nell’orto del Getsemani, e prima di morire, obbediente alla volontà del PADRE suo e Padre nostro.
Agli apostoli rimasti nel cenacolo, turbati per l’allontanamento ed il tradimento di giuda, ma anche molto tristi per l’annuncio del suo ritorno alla casa del Padre, pensando di rimanere soli, GESÙ li rassicura dicendo: ” non sia turbato il vostro cuore, Abbiate fede in Dio ed anche in me … io vado a prepararvi un posto“.
Si tratta della paura o del problema cruciale che vive ogni uomo, nella sua vita quotidiana, come gli apostoli, di restare soli, dimenticando o non sentendo presente, ed accanto, Gesù Cristo, in quanto privi di una conoscenza ed esperienza personale di LUI.
Illuminare questo momento, è possibile, accostandosi direttamente alla meditazione quotidiana del suo Vangelo, credendolo realmente presente nell’Eucarestia, e soprattutto, nell’esercizio della carità verso il prossimo, come Egli stesso afferma: “avevo fame e mi avete dato da mangiare, … e qualunque cosa avrete fatto al più piccolo dei miei fratelli, lo avete fatto a me“.
Attraverso questa consapevolezza e pratica religiosa, diventa naturale sapere e poter fare esperienza di Lui, in tutti i momenti della vita, ed amarlo con molta fiducia e speranza, illuminati dalla sua luce, e sorretti dalla certezza del suo Amore misericordioso, che non ci abbandona mai.
Come a Tommaso, preoccupato di rimanere solo, anche a noi, nei momenti di smarrimento, che gli domandiamo oggi: “Signore, dove sei? e … non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via? GESÙ Risponde: “Io sono la via la verità e la vita“.
In questo contesto, credo sia importante accostarsi direttamente al Vangelo, il cui testo è molto semplice da capire, molto chiaro, e senza bisogno di mediazione, che deve diventare esercizio saggio della nostra preghiera, fatta di meditazione, contemplazione e COME VERO SACRAMENTO.
Dalla lettura del vangelo, emerge chiaramente, per nostra consolazione, che lo Spirito Santo, il “PARACLITO, quale nostro DIFENSORE, LUCE e PROTETTORE è sempre con noi, per guidarci e darci la pace, quella vera ” che il mondo non sa e non può dare“
BUONA DOMENICA.
Don Silvio Mesiti