La cocaina complessivamente sequestrata, probabilmente destinata al mercato del nord Italia, avrebbe fruttato, con la vendita al dettaglio, circa 13 milioni di euro: il quantitativo di coca tagliato almeno 3 o 4 volte avrebbe raggiunto infatti un prezzo medio di cinquanta euro al grammo.
Durante i controlli sono stati trovati 2 borsoni, occultati all’interno di un container sbarcato dalla MSC Ornella, contenenti 30 panetti di cocaina, del peso complessivo di 35,370 Kg; un borsone, nascoto all’interno di un container sbarcato dalla MSC Mandraki, contenente 11 panetti di cocaina, del peso complessivo di 13,005 Kg; un altro borsone, occultato all’interno di un container sbarcato dalla MSC Octavia, contenente 15 panetti di cocaina, del peso complessivo di 17,085 Kg.
I sospetti degli investigatori sono nati dopo la comparazione tra la documentazione doganale e le caratteristiche fisiche del carico, costituito rispettivamente da sacchi di polimeri di pasta di argilla, caramelle e sacchi di caffè, destinati a tre aziende del nord Italia non direttamente operanti nei rispettivi settori. Alla fine, i funzionari della Dogana di Gioia Tauro ed i finanzieri hanno contato complessivamente 56 panetti di droga per un peso di 65 kg di cocaina di elevata qualità e purezza.