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Operazione ADA Traffico di droga ed armi 65 arresti per la cosca Iamonte


Le indagini dei Carabinieri sulla cosca Iamonte hanno consentito di confermare e documentare che la cosca, oltre a controllare il traffico di armi e di sostanze stupefacenti nel territorio melitese, si era infiltrata all’interno della pubblica amministrazione. Le investigazioni hanno focalizzato l’attenzione sulle attività della cosca ed hanno consentito di accertare che la potente organizzazione criminale, con strumenti, condotte e dinamiche tipiche e consolidate della criminalità organizzata:
–    ha condizionato con il supporto di imprenditori, alcuni dei quali ritenuti affiliati alla cosca IAMONTE e con la pesante e grave connivenza degli amministratori locali, il regolare svolgimento delle gare d’appalto bandite dai comuni del basso Jonio; –    ha monopolizzato le attività imprenditoriali nel settore edilizio, sia pubblico che privato, attraverso il controllo di imprese locali e più in generale è riuscita a condizionare tutte le attività produttive, subordinando al proprio benestare e consenso l’inizio di qualunque attività economica, attraverso il frequente ricorso alle varie pratiche estorsive: dal pagamento del pizzo, all’imposizione delle forniture e della manodopera, fino ad arrivare all’accettazione coatta, da parte di alcuni imprenditori, dell’estromissione da gare di appalto e lavori in favore di imprese riconducibili alla cosca;
–    ha gestito il traffico di armi e di stupefacenti, unitamente ad esponenti di altri sodalizi criminali.
Contestualmente all’esecuzione del provvedimento restrittivo, è stato eseguito un decreto di sequestro probatorio di quattro imprese (di cu una agricola e tre edili e di produzione di calcestruzzo) riconducibili alle cosca IAMONTE, per un valore complessivo di 4 milioni di Euro circa.