Ognuno di noi in quanto uomini e, soprattuto,  come cristiani, seguaci di Gesù  Cristo, e membra vive della sua Chiesa, abbiamo bisogno di verificare la nostra esistenza umana e ed il nostro modo di vivere  la nostra fede nei rapporti di Dio, nostro padre e nei confronti dei suoi figli, tutti gli uomini, ritenendoli nostri fratelli, come ripetiamo ogni giorno nella liturgia.
Verificandoci alla luce del vangelo che abbiamo ascoltato in questo mercoledì  delle ceneri, siamo convinti di avere bisogno di una seria quanto necessaria CONVERSIONE, come ritorno a DIo.
Si tratta, con molta onestà  intellettuale, morale e religiosa, di rinunziare al nostro io ed alla nostra storia piccola, fatta spesso di egoismo, ipocrisia, arrivismo, cattiveria, odio inimicizie e vendette.
Anche la nostra storia sociale e comunitaria, come si vede, è ricca di violenza, odio e rancorre, da cui nascono le guerre, senza soluzione pacifica, per una vera convivenza pacifica.
“CONVERTITEVI”, dice il vangelo, per costruire ed inserirci nella  storia universale, quella di Dio, per vivere felici ed in pace con noi stessi, e col prossimo.
 SI tratta di seguire i consigli che GESÙ  dà ai suoi discepoli, durante la sua vita lubblica, ed oggi, a ciascuno di noi, in maniera personale quanto affettiva, che non hanno certamente bisogno di esegesi particolari:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro,
….. quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti……. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra……
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente…….. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto….
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. :……Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente  non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Bisogna avere solo il coraggio di credere, “CREDETE AL VANGELO”, affidandoci alla parola di Dio che è molto chiara, e che  non ha bisogno di esegesi o mediazioni umane.
Per capirne  econdividerne la valenza, tuttavia, è  necessario prima fare esperienza  praticandola. 
Buona quaresima a me e con l’aiuto di Dio a tutti credenti.
Don Silvio Mesiti