Il 21 marzo anche l’Istituto Scolastico “Pentimalli Paolo VI Campanella” di Gioia Tauro ha lasciato la sua impronta culturale a Trapani – in occasione della XXX Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie – dinamizzando la città nel segno di un’inarrestabile propensione verso la partecipazione attiva, condivisa e criticamente consapevole. La tanto attesa manifestazione – promossa dall’associazione “Libera” e da “Avviso Pubblico” – ha visto la compatta rappresentanza di allieve e allievi della Scuola unirsi agli studenti provenienti da ogni parte d’Italia, contribuendo da una parte a rendere ancora più vibrante la testimonianza collettiva contro ogni forma di criminalità, dall’altra a riaffermare con forza i valori della democrazia per esercitare nella società un ruolo da protagonisti. Appare del tutto evidente la profonda valenza di natura pedagogica dell’iniziativa, che ha contribuito a trasformare la memoria in esperienza vissuta e il ricordo nella pienezza di una condivisa responsabilità. Attraverso il coinvolgimento diretto, gli studenti di Gioia Tauro hanno potuto accogliere e interiorizzare ulteriormente il senso della legalità e della giustizia non solo come principi astratti, ma come valori concreti da tradurre nella prassi delle quotidiane testimonianze. Si è trattato di un vero e proprio itinerario educativo, che ha rafforzato il pensiero critico e il senso civico, le cui finalità sono sempre quelle di ispirare le forme dell’educazione alla cittadinanza, capace di opporsi – con conoscenza e determinazione – a ogni forma di potere e di violenta prevaricazione. Oltre che a Roma l’anno scorso, quest’anno a Trapani, l’Istituto Scolastico “Pentimalli Paolo VI Campanella” ha pertanto colto l’opportunità di fare in modo che memoria e impegno potessero intrecciarsi sinergicamente, lasciando un segno profondo nel già avviato percorso formativo di coscientizzazione, che ormai da tempo è stato intrapreso attraverso progetti di sensibilizzazione e azioni di coinvolgimento collettivo, volti a costruire un sistema educativo integrato e strutturalmente imperniato su un patto territoriale tra l’Istituzione scolastica e tutte le altre agenzie formative e di socializzazione presenti nel territorio. Ciò che è stato vissuto a Trapani è per tutto ciò da considerare una straordinaria dimensione esperienziale, che grazie al Dirigente Scolastico Prof. Domenico Pirrotta – che l’ha fortemente voluta e incoraggiata – contribuirà a rafforzare la consapevolezza e il senso di responsabilità verso una società civile più giusta. Lo stesso Preside – che, insieme ad alcuni docenti, anche in questo evento è stato sempre al fianco degli studenti – intervistato dalla testata giornalistica ‘SCORDIA.info, ha avuto modo di riassumere eloquentemente i punti salienti dell’iniziativa, indicando in modo particolare il notevole e positivo impatto sulla comunità scolastica: “Il ricordo di tante vittime, che si sono sacrificate per la legalità, é un percorso importante. Hanno sacrificato la loro vita proprio per darci più libertà, quindi noi abbiamo il dovere di far ricordare ai ragazzi questi uomini e donne che sono state persone coraggiose, che hanno pagato con la vita il loro impegno per la società”. Quanto mai opportuno é stato al contempo il riferimento al convegno/studio sul campo, che la nostra Istituzione scolastica promuoverà nella prevista tre giorni (nella fattispecie 2, 3 e 4 aprile), “per far conoscere agli stessi allievi i luoghi confiscati alla criminalità organizzata, che sono ritornati allo Stato, e possono dunque essere utilizzati dai cittadini”. La presenza dell’Istituto di Gioia Tauro a Trapani ha rappresentato in ultima analisi un indubbio e forte segnale, dal momento che ha dimostrato quanto la Scuola possa diventare luogo di formazione alla cittadinanza attiva, dove la memoria non è solo un dovere, ma un atto di resistenza culturale e di costruzione del presente e del futuro.
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